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Alitalia, perché acquistare biglietti con partenza da settembre in poi è un rischio
Con il passaggio a ITA i biglietti Alitalia non saranno più validi
Cari Pirati, sono ormai diversi mesi che si sta definendo il passaggio da Alitalia alla nuova compagnia ITA, e pochi giorni fa si è finalmente trovato anche l'accordo con la Commissione Europea.
Si tratta ancora di un accordo preliminare e si dovranno affrontare poi molti dettagli, ma l'intesa su alcuni aspetti fondamentali è ormai definita e sono già emerse diverse criticità per i passeggeri Alitalia.
La principale riguarda chi possiede biglietti Alitalia con data di partenza successiva al passaggio alla nuova società: vi spieghiamo qui qual è il problema e quali sono i rischi nell'acquistarne di nuovi.
Dettagli
La richiesta della Commissione Europea per il passaggio da Alitalia, per altro sotto indagine per indebiti aiuti di Stato per 1,3 miliardi di euro, alla nuova compagnia ITA è sempre stata quella della "discontinuità economica": per non ereditare anche i debiti della vecchia compagnia la nuova Alitalia dovrà in pratica cominciare da zero, e partecipare a gare pubbliche per ottenere la gestione dei servizi della vecchia compagnia come la manutenzione, il marchio e i servizi a terra.
Ma per i passeggeri i punti di criticità sono soprattutto due: i biglietti e il programma MilleMiglia, che non potranno passare automaticamente dalla vecchia alla nuova compagnia. Mentre per MilleMiglia bisogna capire se ITA riuscirà ad acquisire tramite gara il programma, problema naturalmente è soprattutto per i biglietti già emessi o acquistati nelle prossime settimane: se la partenza di ITA, prevista inizialmente per luglio, slitterà come sembra a settembre, significa che tutti i biglietti Alitalia successivi non saranno più validi.
Cosa succede quindi a chi ha già in mano un biglietto con partenza da settembre in poi? Le stime parlano di decine di migliaia di viaggiatori. Se naturalmente bisognerà aspettare che l'accordo preliminare con la Commissione veda emergere anche i dettagli tecnici, c'è chi paventa persino il rischio di mancato rimborso, perché il regolamento europeo parla di rimborsi per i voli cancellati ma non per compagnie che cessano l'attività. Possibile che si trovi una forma di accordo per rimborsare i viaggiatori (ma con tutte le difficoltà del caso per chi ha prenotato anche altri servizi come l'hotel), mentre decisamente più difficile l'ipotesi di "riprotezione" su voli ITA, anche perché la nuova compagnia avrà meno aerei e rotte della vecchia Alitalia (si parla di circa 4.500 dipendenti e circa 60 aerei, in entrambi i casi meno della metà di quelli attuali).
Per l'ipotesi rimborso sarà comunque la vecchia Alitalia l'interlocutore e non la nuova ITA. Per i possessori di voucher per un volo cancellato per l'emergenza Covid-19, invece, la certezza del rimborso a scadenza dovrebbe essere maggiore, perché il decreto Rilancio del 2020 aveva previsto un fondo destinato proprio a ristorare i consumatori che avevano un buono, non usufruito, con una compagnia insolvente o fallita, anche se il fondo non è stato ancora istituito.
Per tutti questi motivi al momento sconsigliamo l'acquisto di nuovi biglietti Alitalia con partenza dal mese di settembre in poi.
Cosa ne pensate, Pirati?