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Pirata, quante volte hai visto la scritta eco-friendly sul sito di un hotel e ti sei chiesto: “Ok, ma in che senso?” Tra greenwashing, foglioline messe a caso sul logo e vere strutture a basso impatto, capire chi fa sul serio non è immediato.
In questo articolo vediamo insieme cosa significa davvero “hotel a impatto (quasi) zero”, quali certificazioni hanno un peso reale e quali domande fare prima di cliccare su “prenota ora”, così da viaggiare leggero… anche per il Pianeta. 🌍
Partiamo da una cosa importante: impatto zero al 100% oggi è quasi impossibile. Quello che fanno gli hotel più avanti sulla sostenibilità è: ridurre al minimo le emissioni (energia, riscaldamento/raffrescamento, spostamenti, rifiuti) e misurare e comunicare i risultati, spesso seguendo linee guida comuni del settore per arrivare al net zero entro il 2050.
Quindi, quando un alloggio parla di “net zero” o “carbon neutral”, tu Pirata chiedi sempre: “Come lo misurate?”, “Seguite uno standard riconosciuto? Avete obiettivi a breve e lungo termine?”. Se non c’è una risposta concreta, probabilmente è solo marketing.
Non tutte le “foglie verdi” sono uguali. Alcuni marchi sono seri, con controlli, audit e standard precisi. Altri… molto meno. Ecco quelli che vale la pena conoscere come viaggiatore italiano.
1️⃣ EU Ecolabel (marchio europeo ufficiale)
È il marchio ufficiale dell’Unione Europea per l’eccellenza ambientale. Per le strutture ricettive (hotel, campeggi, ecc.) richiede standard severi su energia, acqua, rifiuti, sostanze chimiche e comunicazione verso gli ospiti. È volontario, ma sempre più strutture lo usano per dimostrare impegni concreti nella transizione verde.
👉 Come lo riconosci: Logo con il fiore e le stelline dell’UE. Spesso è spiegato nella sezione “Sostenibilità” del sito dell’hotel, con link alla pagina ufficiale o al certificato.
2️⃣ GSTC & certificazioni accreditate
Il Global Sustainable Tourism Council (GSTC) non certifica direttamente gli hotel, ma definisce criteri globali per il turismo sostenibile e accredita gli enti di certificazione che verificano strutture e destinazioni.
Select Green Hotels: dal 2025 c’è una directory pubblica di hotel certificati tramite organismi accreditati GSTC, utile anche per noi viaggiatori.
👉 Se vedi scritto “certificato secondo standard riconosciuti dal GSTC” o simile, è un buon segnale: significa che non si sono inventati lo standard in casa.
3️⃣ Green Key, EarthCheck & co.
Tra i marchi più diffusi nel mondo hotellerie:
Green Key – programma internazionale con criteri 2022–2026 per hotel, campeggi, B&B ecc.; valuta energia, acqua, rifiuti, gestione ambientale e coinvolgimento degli ospiti.
EarthCheck – molto usato da resort e grandi strutture, con audit regolari e focus su performance ambientale e sociale.
Green Globe, Travelife, Nordic Swan Ecolabel – altri schemi diffusi, spesso riconosciuti o allineati ai criteri GSTC.
Poi ci sono le certificazioni che riguardano l’edificio in sé, non solo la gestione dell’hotel: LEED, BREEAM, Passivhaus, standard “Net Zero Carbon Building”, ecc.
Se un hotel è, ad esempio, “LEED Gold” o “BREEAM Excellent”, significa che: l’edificio è stato progettato per consumare meno energia e acqua; sono stati usati materiali e soluzioni più sostenibili.
👉 Per te Pirata: è un plus, ma non basta. Un palazzo super efficiente può comunque fare scelte pessime su rifiuti, cibo o diritti dei lavoratori.
5️⃣ Certificazioni pensate anche per l’Italia 🇮🇹
Per avere un quadro più vicino a casa nostra: diversi portali italiani spiegano e confrontano le principali eco-certificazioni per hotel e strutture, sottolineando come siano uno strumento chiave per orientare le scelte dei viaggiatori e premiare gli operatori virtuosi; uno dei riferimenti emergenti è la ISO 21401, uno standard specifico per la gestione sostenibile delle strutture ricettive.
Ok, certificazioni a parte, cosa ti deve far drizzare le antenne da vero Pirata green?
Presenza di energie rinnovabili (pannelli solari, contratti di fornitura green verificabili)
Illuminazione LED, sensori di movimento nei corridoi
Climatizzazione efficiente (pompe di calore, sistemi centralizzati moderni)
Info chiare su come l’hotel riduce i consumi (non solo il cartellino sugli asciugamani)
Riduttori di flusso, docce efficienti, sistemi di riuso dove possibile
Cambi biancheria “su richiesta” invece che automatici
Eventuale raccolta e riutilizzo dell’acqua piovana (nelle strutture più avanzate)
Raccolta differenziata visibile anche per gli ospiti
Riduzione della plastica monouso: dispenser grandi invece delle mini-bottigliette, niente cannucce e gadget inutili
Collaborazioni con iniziative di riciclo o recupero (es. cibo in eccesso, saponi, ecc.)
Prodotti locali e di stagione a colazione e nei ristoranti interni
Opzioni vegetariane e vegane
Partnership con produttori della zona, progetti con la comunità locale
Un hotel veramente sostenibile non si ferma all’ambiente:
condizioni di lavoro eque
formazione dello staff sulla sostenibilità
rispetto della comunità locale, niente sfruttamento o overtourism spinto
Quando hai trovato una struttura che ti ispira, gioca le tue carte da Pirata esperto e scrivi direttamente all’hotel (o usa la chat del portale). Ecco qualche domanda-tipo che puoi copiare/incollare:
“Avete una certificazione di sostenibilità riconosciuta a livello internazionale? Quale?”; bonus se citano EU Ecolabel, Green Key, EarthCheck, schemi accreditati GSTC o standard ISO specifici.
“Dove posso vedere la vostra politica ambientale e i vostri obiettivi di riduzione delle emissioni?”; ideale se rimandano a una pagina dettagliata e aggiornata, non a un PDF vecchio di dieci anni.
“Misurate la vostra impronta di carbonio? Avete obiettivi di net zero o riduzione certificati?”; alcuni hotel seguono metodologie comuni per monitorare emissioni, acqua e rifiuti: se li citano è un buon segno.
“Come coinvolgete gli ospiti nelle vostre iniziative di sostenibilità?”; risposte tipo “vi chiediamo di riusare gli asciugamani” da sole non bastano. Meglio quando parlano di trasporti pubblici, mobilità dolce, attività locali responsabili.
“Lavorate con fornitori e produttori locali? Potete fare qualche esempio concreto?”
“Avete un report di sostenibilità o qualche dato sui vostri progressi?”; Anche un mini-report annuale è un ottimo segnale di trasparenza.
Se ti rispondono in modo vago, generico o solo promozionale, considera di premiare qualcun altro con la tua prenotazione.
Alcuni indizi che dovrebbero insospettire un Pirata attento:
Mille icone verdi ma nessun nome di certificazione chiaro.
Frasi tipo “100% eco” o “a impatto zero” senza spiegare come ci arrivano.
Nessun dato misurabile (es. riduzione consumi, percentuale di energia rinnovabile, rifiuti evitati).
Zero informazioni su staff, comunità locale, diritti delle persone.
Blog e sezioni “sostenibilità” fermi a molti anni fa.
Al contrario, sono segnali positivi: sito con pagina dedicata alla sostenibilità, aggiornata e completa; link a certificati verificabili, possibilmente con numero/anno; presenza dell’hotel in directory ufficiali o elenchi di strutture certificate; trasparenza su limiti e obiettivi: “siamo solo all’inizio, ma stiamo facendo X e Y e puntiamo a Z entro il [anno]”.
Pirata, la prossima volta che cerchi un hotel:
Controlla le certificazioni (EU Ecolabel, Green Key, EarthCheck, schemi accreditati GSTC, ecc.).
Leggi la pagina sostenibilità e verifica che non sia solo fuffa.
Fai almeno 2–3 delle domande che hai trovato qui sopra.
Pirata, il potere ce l’hai tu ogni volta che scegli dove dormire! 🌙