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Bagaglio a mano gratuito in aereo? Così vuole l'UE
Pirati, diciamo la verità: quanto ci piacerebbe tornare indietro di 5 anni, quando anche per le compagnie low cost il bagaglio a mano, il classico trolley, era compreso nel prezzo del biglietto?
Ormai ci stiamo industriando per partire con solo lo zainetto, ma non in tutti i casi è possibile, e il costo per aggiungerlo spesso è superiore al prezzo del volo!
Per fortuna in nostro aiuto arriva l'Unione Europea, che ha approvato all'unanimità una petizione che chiede che il biglietto aereo comprenda sempre anche un bagaglio a mano di dimensioni ragionevoli.
Vediamo tutto nel dettaglio qui di seguito e quando le cose potrebbero cambiare per noi consumatori e viaggiatori seriali!
L'UE: il bagaglio a mano sia compreso nel prezzo del biglietto aereo
Sembra un'era geologica fa, ma fino a solo 5 anni fa il trolley era sempre garantito, anche dalle low cost.
Poi è arrivata la mossa di Ryanair, presto seguita non solo dalle altre compagnie low cost e da molte di quelle di linea. E nel corso del tempo i costi per il bagaglio da portare a bordo, se si esclude il piccolo zainetto ancora concesso, sono aumentati tantissimo, in particolare nell'ultimo anno.
Per noi consumatori è arrivata però prima una sentenza della Corte di Giustizia europea, secondo cui il classico trolley da cabina è un "aspetto necessario del viaggio", nel momento in cui soddisfa dei "requisiti ragionevoli di dimensione e di peso".
Grazie a questa sentenza è stata presentata una petizione alla Commissione Petizioni della UE con l'obiettivo di rendere uniformi gli standard per il bagaglio a mano e reinserirli nel prezzo del biglietto base. Il testo finale è stato approvato all’unanimità, con 25 voti a favore, zero astenuti e zero contrari, e chiede di rivedere la legislazione europea sui diritti dei passeggeri del trasporto aereo dando piena attuazione alla sentenza della Corte di Giustizia.
Ci saranno cambiamenti a breve?
Il passo in Commissione è molto importante ma mancano ancora diversi passaggi perché la raccomandazione diventi davvero operativa.
Dopo il via libera della commissione Petizioni, la risoluzione dovrà essere discussa in sessione plenaria dal Parlamento europeo, dopodiché, se approvata anche in quella sede, dovrà essere adottata dal Consiglio europeo, che rappresenta tutti gli Stati membri.
Insomma è solo l'inizio di un percorso, ma l'approvazione all'unanimità fa ben sperare: vi terremo aggiornati sui prossimi sviluppi!