Pirati, scoprite l’avventura di Margot, che ha fatto volontariato in un centro di recupero per tartarughe in Costa Rica! Lasciatevi ispirare dal suo racconto e preparatevi a vivere un’esperienza indimenticabile.
D: Hai svolto volontariato a Santa Cruz, in Costa Rica. Qual è la tua valutazione finale a riguardo dell'esperienza, e cosa ti ha spinto a decidere di partire come volontaria in un centro per la conservazione delle tartarughe?
R: Volevo mettermi alla prova con qualcosa di nuovo e approfondire le mie conoscenze sulla biodiversità marina. Avendo studiato sviluppo sostenibile e sapendo quanto sia ricco il patrimonio naturale del Costa Rica, ho deciso di sfruttare i miei cinque mesi di permanenza lì per provare esperienze inedite. Ne ho tratto solo aspetti positivi: è stata un’esperienza molto faticosa per via del caldo, ma estremamente arricchente sia dal punto di vista umano che per le attività svolte.
D: Che tipo di lavoro hai svolto?
R: Lavoravo dal lunedì al venerdì. Quando ero di turno la mattina o il pomeriggio, sorvegliavo un recinto che ospitava i nidi con le uova di tartaruga. Mi occupavo di monitorare i nidi in caso di nuove nascite, ma anche di rispondere alle domande dei visitatori e sensibilizzarli sull’importanza della conservazione.
Nel momento in cui i piccoli uscivano dal nido, entro due o tre ore dovevamo trasferirli in appositi contenitori e portarli esattamente nel punto in cui la madre aveva deposto le uova. Lì li lasciavamo sulla sabbia, in modo che potessero raggiungere il mare in modo naturale.
Di sera, sorvegliavo i nidi per evitare che i procioni mangiassero le uova, stavo in attesa di eventuali nascite e facevo dei pattugliamenti per verificare se arrivassero madri tartarughe a deporre. In sole due settimane di volontariato ho assistito alla nascita di 452 tartarughine e, durante una ronda notturna, ho avuto la fortuna di incontrare una mamma tartaruga intenta a deporre le uova.
D: Puoi parlarci dell’impatto che questa esperienza di volontariato ha avuto sul tuo sviluppo personale, sulle tue competenze e sulle tue aspirazioni professionali?
R: Le mie esperienze di volontariato mi hanno arricchito molto a livello umano: ho scoperto i miei limiti, sono cresciuta in termini di maturità e ho capito quanto viaggiare e fare volontariato permetta di prendersi il tempo per conoscere nuove culture. Sono davvero felice e orgogliosa di aver intrapreso questa avventura.
D: In base alla tua esperienza, quali consigli daresti a chi sta pensando di intraprendere un volontariato simile? Cosa occorre tenere in considerazione e come trarre il massimo da questa opportunità?
R: Andateci assolutamente! Ho imparato a dirmi sempre “fallo, altrimenti te ne pentirai” – è diventato il mio mantra e lo consiglio a tutti. È molto utile avere una buona conoscenza dell’inglese e, naturalmente, tanta voglia di condividere e scoprire nuove esperienze. In Costa Rica troverete persone accoglienti e disponibili, pronte a offrirvi un’avventura indimenticabile!
Margot è partita per la sua esperienza di volontariato con l’associazione Verdiazul CR. Potete saperne di più seguendo i profili social dell’associazione e visitando il loro sito web.
Fondata nel 2005, l’associazione Verdiazul è impegnata nella lotta contro il cambiamento climatico, nella protezione delle tartarughe marine e nella sensibilizzazione ambientale, coinvolgendo volontari provenienti da tutto il mondo.
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