Hai mai pensato di pagare per finire dietro le sbarre? No, non stai leggendo un romanzo distopico, Pirata. In Corea del Sud esiste un hotel-prigione che ti sfida a staccare davvero la spina.
Altro che lusso sfrenato: qui si entra volontariamente in cella, si spengono smartphone, si dimentica l’orologio… e si paga pure. Benvenutə al Prison Inside Me Hotel!
Siamo a Hongcheon, a circa 80 km da Seul. Qui, l’ex avvocato Kwon Young-seok e sua moglie hanno fondato 10 anni fa un luogo che sembra uscito da un film: stanze da 5 metri quadri, arredo minimalista da carcere vero (scrivania, tappetino per dormire, wc e basta), assenza totale di distrazioni e una routine rigida che richiama la vita dietro le sbarre.
Ma non si tratta di un’attrazione macabra. L’idea è quella di disintossicarsi dalla vita moderna, ritrovare se stessi e affrontare la giornata con meditazione, scrittura, yoga e silenzio assoluto. Il tutto con un tocco da “esperienza estrema” che sui social spopola. E così, questa pseudo-prigione è diventata virale tra chi cerca un viaggio fuori dagli schemi… letteralmente!
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Ogni cella è una capsula zen dove sei tu, i tuoi pensieri e pochissimo altro. Non ci sono specchi. Gli smartphone sono proibiti. Il cibo viene passato da una fessura nella porta, proprio come nei penitenziari. Si medita, si scrive, si riflette. Il tutto in assoluto isolamento.
Ti sembra troppo? Eppure, per vivere questa esperienza, tantə viaggiatori pagano fino a 120 euro a notte. Altro che suite con vista mare, qui il lusso è riscoprire il silenzio interiore.
Il Prison Inside Me è il simbolo di un nuovo modo di viaggiare: meno comfort, più introspezione. E il boom di visitatori dimostra che sempre più persone sentono il bisogno di spegnere tutto per davvero, anche solo per 24 ore.
Allora, Pirata: avresti il coraggio di chiuderti in cella per ritrovare la libertà mentale? Forse il vero viaggio è proprio quello dentro di te...
Se ti può interessare, ecco un video-testimonianza che parla di quest'esperienza ⬇️
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