Su iniziativa di alcuni Stati membri dell’UE e dei loro ministri dei trasporti, le attuali norme sui rimborsi per i voli in ritardo potrebbero essere riviste entro l’anno per ridurre i costi a carico delle compagnie aeree.
Fino a 1.500 km di distanza, con ritardo di almeno 3 ore: 250 €
Oltre 1.500 km di distanza, con ritardo di almeno 3 ore: 400 €
Oltre 3.500 km di distanza, con ritardo di almeno 3 ore: 600 €
(Queste regole si applicano ai voli in partenza dall’UE, o in arrivo nell’UE se operati da compagnie aeree dell’Unione.)
Fino a 1.500 km di distanza, con ritardo di almeno 5 ore: 250 €
Oltre 1.500 km di distanza, con ritardo di almeno 9 ore: 400 €
Oltre 3.500 km di distanza, con ritardo di almeno 12 ore: 600 €
Con queste modifiche, i/le viaggiatori/trici sarebbero notevolmente svantaggiati/e. Secondo i dati di Flightright, applicando le nuove regole l’anno scorso avrebbero avuto diritto al risarcimento solo 776 voli, contro i 2.700 reali. In pratica, quasi un quarto di quanto previsto dalle disposizioni attuali.
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