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Gli effetti della guerra in Ucraina sui voli aerei

Come la guerra in Ucraina sta cambiando il panorama dei voli aerei, soprattutto verso l'Asia

Pubblicato da
Tribordo·07/03/2022
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Cari Pirati,

la guerra in Ucraina, oltre a portare morte e sofferenza (vedi il nostro articolo sulla nostra posizione e su come aiutare), sta generando una serie di effetti anche sul mondo dei trasporti, in particolare in quello del trasporto aereo.

Le conseguenze del conflitto e delle sanzioni stanno ridisegnando la mappa del trasporto aereo tra Europa e Asia, e le conseguenze economiche sul costo dell'energia potranno portare a rialzi dei prezzi anche per le altre rotte.

Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo.

Dettagli

UCRAINA, RUSSIA E BIELORUSSIA

Naturalmente una delle prime compagnie ad essere colpite è stata Ukraine International Airlines, che ha annunciato dal 27 febbraio la sospensione di tutti i voli fino ad almeno il 23 marzo 2022. Lo stesso hanno fatto tutte le compagnie con voli sul territorio ucraino dopo lo scoppio della guerra.

Le sanzioni contro Russia e Bielorussia hanno poi portato ad un'altra serie di effetti, con la chiusura dello spazio aereo agli aerei russi da parte di molti paesi (Europa, Canada e Stati Uniti in primis) e la conseguente misura di reciprocità con la chiusura dello spazio aereo russo a 36 paesi. La Moldavia ha deciso autonomamente la chiusura del suo spazio aereo.

Anche i due principali costruttori di aeromobili, Airbus e Boeing, hanno ritirato il loro supporto all’industria aerea russa, annunciando che non forniranno più aeromobili, supporto logistico, né servizi di manutenzione e rifornimento di ricambi ai vettori russi.

Cosa ha significato questo per i voli?

AEROFLOT

Il primo effetto diretto è stato nei confronti delle compagnie aeree russe, sia le low cost sia la compagnia di bandiera Aeroflot. Quest'ultima ha dovuto prima forzatamente ridurre le destinazioni raggiunte, per poi arrivare allo stop a tutti i voli internazionali, con la sola esclusione di quelli per Minsk, in Bielorussia. La decisione è anche dovuta alla paura di vedersi sequestrati gli aerei e alla misura di alcune compagnie di assicurazione che hanno deciso di sospendere il servizio nei confronti dei vettori russi. Inoltre il CEO della compagnia, Mikhail Poluboyarinov, si è dimesso.

Al momento sono ancora operative in Russia compagnie come Emirates, Turkish Airlines, Korean Air.

FINNAIR

Una delle compagnie aeree più colpite dalla chiusura degli spazi aerei è stata Finnair. La compagnia finlandese, per la sua posizione geografica, ha dovuto sospendere in un primo tempo i voli per Giappone, Cina e Corea del Sud, oltre ovviamente ad annullare i voli per la Russia fino alla fine di maggio 2022, mentre quelli su Bangkok, Singapore, Phuket e Delhi resteranno con nuove traiettorie più lunghe che evitano lo spazio aereo russo. In un comunicato lo scorso venerdì la compagnia ha poi deciso di ripristinare parte dei suoi voli per l'Asia (sempre evitando lo spazio aereo russo) a partire dal 9 marzo 2022. Info aggiornate qui. Finnair continuerà a esaminare rotte alternative per ripristinare i collegamenti su Cina e Corea del Sud, ma nel frattempo potrebbe sospendere temporaneamente oltre 600 dipendenti, per effetto della cancellazione dei voli sulla Russia.

ANA E JAPAN AIRLINES

La scorsa settimana anche due compagnie giapponesi, Ana e Japan Airlines, hanno annunciato la cancellazione di tutti i voli di linea da e per l'Europa.

Anche se il Giappone non è al momento coinvolto nella chiusura reciproca degli spazi aerei con la Russia, le compagnie giapponesi hanno deciso la misura come forma di precauzione, visto che le rotte sorvolano in parte il territorio russo. Prima dello scoppio della guerra in Ucraina, le due compagnie operavano in media 60 voli la settimana su diverse mete europee, principalmente Londra, Parigi, Francoforte ed Helsinki.

Japan Airlines aveva già cancellato il suo collegamento su Mosca.

Una scelta diversa in una situazione simile è stata quella di Qantas: la compagnia australiana, che come quelle giapponesi non è toccata direttamente dalla chiusura degli spazi aerei, ha comunque deciso di evitare lo spazio aereo russo, mantenendo i collegamenti con l'Europa ma modificando il percorso: nel volo per Londra ed esempio, passando per Medio Oriente ed Europa meridionale, la durata totale del tragitto aumenta di circa un'ora.

VOLI TRA EUROPA ED ASIA

Anche altre compagnie europee hanno inizialmente sospeso i voli per molte destinazioni asiatiche, per via della chiusura dello spazio aereo russo che costringe ad allungare le rotte, i tempi di percorrenza e di conseguenza anche i costi.

In questa fase si sta procedendo alla riorganizzazione delle rotte e alla richiesta delle necessarie autorizzazioni, come evidenziato ad esempio da questa nota di Air France.

Gli effetti nell'immediato saranno quindi una riduzione delle tratte disponibili con orari di volo più lunghi, ma è atteso anche un aumento dei prezzi delle rotte per l'Asia.

Ogni ora in più di volo sui voli intercontinentali significa un costo compreso tra gli 8.000 e i 15.000€ per la compagnia, che significa circa 100€ in più per passeggero. Anche se non saranno tutti scaricati sui clienti delle compagnie aeree, già in forte crisi per gli effetti della pandemia, c'è però anche da considerare l'aumento dei costi del carburante che sta già avendo un forte impatto su tutti i voli (vedi di seguito), ed è quindi inevitabile aspettarsi un aumento del costo dei biglietti, soprattutto se la guerra e le sanzioni continueranno a lungo.

AUMENTO DEI COSTI

Una conseguenza indiretta della guerra sarà un generale aumento dei prezzi dei voli, anche per destinazioni non coinvolte dalle chiusure degli spazi aerei.

L'aumento del costo dell'energia e quindi anche del carburante degli aerei è già pienamente in corso e verrà inevitabilmente almeno in parte scaricato anche sui consumatori: alcune compagnie hanno già deciso di applicare un supplemento carburante, come Air Asia ed Emirates.

Vi terremo naturalmente aggiornati su altre novità al riguardo.

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