PiratinViaggio
Profile

Ci teniamo alla vostra privacy

Utilizziamo i cookie per migliorare la vostra esperienza di navigazione, proporre contenuti personalizzati e analizzare il nostro traffico. Facendo clic su "Accetta tutto", l'utente accetta questo e acconsente alla condivisione di queste informazioni con terze parti e al trattamento dei suoi dati negli Stati Uniti. Per ulteriori informazioni, leggere la nostra .

È possibile modificare le proprie preferenze in qualsiasi momento. In caso di rifiuto, utilizzeremo solo i cookie essenziali e, purtroppo, non riceverete alcun contenuto personalizzato. Per negare il consenso, .

corona, masks
Questa offerta è scaduta.
Varie

La prima regione arancione in Italia, quasi tutta Europa in rosso scuro

Covid-19 e viaggi, arriva la prima regione arancione, mentre per l'Europa quasi tutto il continente è ad alto rischio

Pubblicato da
Tribordo·17/01/2022
Salva
Condividi

Cari Pirati, la situazione dei contagi continua a peggiorare in tutta Europa, con la mappa settimanale dell'ECDC che mostra un Europa quasi tutta compatta in rosso scuro, e anche nel nostro paese, con l'arrivo della prima regione in zona arancione.

Vediamo tutto nel dettaglio, ricordandovi anche della nostra pagina speciale Coronavirus e Viaggi.

Dettagli

LA NUOVA MAPPA EUROPEA DEI CONTAGI

Partiamo dall'Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control), che ha pubblicato giovedì scorso la nuova mappa aggiornata dei contagi (la trovate qui in basso) e chiarisce molto bene qual è la situazione in Europa.

Rispetto alla scorsa settimana il cambiamento non è mai stato così evidente: tutte le zone dell'Europa centrale e della Scandinavia che erano in rosso diventano di un compatto rosso scuro (il rischio massimo), e anche la Romania che era rimasto l'unico paese con zone gialle e verdi diventa rosso. In Italia l'unica regione non ancora in rosso scuro, la Sardegna, passa anch'essa al livello massimo di rischio.

ITALIA, ARRIVA LA PRIMA REGIONE IN ZONA ARANCIONE

L'ultima ordinanza del ministero della Salute prevede che da oggi, lunedì 17 gennaio, e per almeno 15 giorni, arrivi la prima regione in zona arancione da diversi mesi: la Valle d'Aosta, mentre la Campania passa da zona bianca a zona gialla. Rimangono così in zona bianca solo5 regioni: Basilicata, Molise, Puglia, Sardegna e Umbria. Un'altra ordinanza ha prorogato le misure da zona gialla per altri 15 giorni per Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia, Veneto e province autonome di Trento e Bolzano.

Ricordiamo che il passaggio dalla zona bianca a quella gialla, per effetto del decreto festività che ha reso obbligatorio portare la mascherina all'aperto in tutta Italia da Natale, non comporta alcuna sostanziale differenza per i cittadini.

Diverso il discorso del passaggio alla zona arancione, ma le restrizioni valgono quasi esclusivamente per le persone senza Green Pass: le restrizioni riguardano prevalentemente gli spostamenti al di fuori del comune di residenza e l’accesso ai negozi nei centri commerciali. Chi non è vaccinato invece può spostarsi verso un altro comune o un’altra regione “solo per lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune”; per le persone con Green Pass (anche base, quindi da tampone) non ci sono invece restrizioni agli spostamenti. Le persone senza Green Pass o con il solo Green Pass “base”, inoltre, nei giorni festivi e prefestivi non possono accedere ai negozi presenti nei centri commerciali, ad eccezione di alimentari, edicole, librerie, farmacie e tabaccherie.

PAESI DEL SUD AFRICA, REVOCATO IL BLOCCO DEI VOLI

Un'altra ordinanza del ministro della Salute ha revocato l'ordinanza del 26 novembre 2021, con la quale si vietavano i voli in arrivo da una serie di paesi dell'Africa meridionale, ovvero Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Malawi, Mozambico, Namibia, Eswatini.

L'ordinanza di novembre era mirata al contenimento della variante omicron del coronavirus, che però nel frattempo è diventata prevalente anche nel nostro paese.

POLONIA, TAMPONE ALL'INGRESSO PER NON VACCINATI/GUARITI

Per l'ingresso in Polonia è necessario presentare uno dei seguenti documenti:

a) il risultato negativo di un tampone (PCR o antigenico), effettuato non oltre le 48 ore precedenti l’ingresso nel Paese e redatto in lingua inglese o polacca;

b) certificazione che attesti l’avvenuto completamento, da almeno 14 giorni, del ciclo vaccinale con uno dei vaccini ammessi nell’Unione Europea;

c) l’avvenuta guarigione dal COVID e conclusione del periodo di isolamento domiciliare o ricovero ospedaliero, con ingresso in Polonia entro e non oltre 6 mesi dalla data del tampone positivo all'infezione da virus SARS-CoV-2.

In mancanza, vige l’obbligo di quarantena per 10 giorni. È possibile interrompere la quarantena a seguito di test Covid negativo effettuato sul territorio polacco nelle 48 ore successive all’ingresso nel Paese, salvo che per coloro il cui viaggio abbia avuto origine da un Paese Extra UE.

PARAGUAY, INGRESSO SOLO PER VACCINATI CON DOPPIO TEST

A partire dalla scorsa settimana sono entrate in vigore nuove regole per l’ingresso nel paese.

Oltre al PLF sul sito http://dgvs.mspbs.gov.py/webdgvs/views/paginas/vista_viajeros_nor.html, è necessario presentare un certificato di vaccinazione Covid-19 con ciclo completo, e inoltre fornire il risultato negativo di un test PCR realizzato entro le 48 ore precedenti l’imbarco, o in alternativa il risultato negativo di un test antigenico realizzato entro le 24 ore precedenti l’imbarco.

Inoltre tutti i viaggiatori che entrano nel paese devono sottoporsi a un test RT-PCR nel quinto giorno, a contarsi dal giorno della realizzazione del test RT-PCR o antigenico effettuato prima della partenza (il giorno uno si calcola alle 24 ore dalla realizzazione del predetto test); tale test deve essere realizzato in un laboratorio pubblico o privato autorizzato dal Laboratorio Centrale di Salute Pubblica e il risultato, sia esso positivo o negativo, deve essere inviato al seguente indirizzo: [email protected]. Nel caso di risultato positivo, deve essere osservato un isolamento di 10 giorni a partire dalla data di realizzazione del test.

Tag

Segnala un problema legale