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Rientri dall'estero, tornano le ordinanze per i tamponi obbligatori

Le regioni anticipano il governo, arrivano le prime ordinanze per i rientri con tampone da Malta, Spagna e Portogallo

Pubblicato da
Tribordo·16/07/2021
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Cari Pirati, come vi abbiamo già raccontato in questo articolo, a causa del diffondersi della variante delta (o indiana) del virus Sars-Cov-2, non solo sono tornate alcune restrizioni dei paesi più colpiti, ma anche in Italia tornano le misure di contenimento per i rientri dall'estero.

Se infatti le misure a livello nazionale, che dovrebbero riguardare soprattutto Spagna e Portogallo, sono ancora allo studio, come già successo l'anno scorso alcune regioni hanno rotto gli indugi e hanno deciso di anticipare le decisioni governative con delle loro ordinanze.

Vediamo nel dettaglio la situazione.

Dettagli

LA NUOVA MAPPA EUROPEA DEI CONTAGI

Partiamo dall'Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control), che ha pubblicato ieri la nuova mappa aggiornata dei contagi (la trovate qui in basso): è evidente come nelle ultime due settimane la situazione sia peggiorata soprattutto in Spagna, Cipro, Olanda, Malta e Portogallo, con rischio medio ma in deterioramento in Grecia, Danimarca, Croazia e sud della Francia, mentre l'Italia e gran parte del resto della UE continua a rimanere in "verde", cioè a rischio ridotto.

RIENTRI IN ABRUZZO

La prima regione a muoversi, anticipando le decisioni del governo, è stato l'Abruzzo. L'ordinanza del 12 luglio ha infatti disposto l'obbligo di test molecolari in aeroporto per chi rientra da Malta, Regno Unito e Spagna.

Proprio grazie a questi controlli sono stati individuati su un aereo di ritorno da Malta ben 9 passeggeri positivi su 70, con conseguente quarantena per tutti i viaggiatori del volo.

RIENTRI IN SICILIA

Le ordinanze siciliane invece riguardano l'obbligo di tampone al rientro da Spagna, Portogallo e Malta.

RIENTRI IN SARDEGNA

La regione Sardegna non ha ancora approvato l'ordinanza, ma la vice-presidente Zedda e il governatore Solinas l'hanno annunciata per oggi, e dovrebbe riguardare come quella siciliana Spagna, Portogallo e Malta, con possibile estensione anche a Olanda e Cipro.

Per chi proviene dall'Italia, attualmente tutta in zona bianca e quindi senza necessità di test, l'intenzione è di proporre comunque dei test in aeroporto su base volontaria.

L'AVVISO DELLA FARNESINA

Il Ministero degli Esteri per ora è intervenuto con un avviso per i viaggiatori: dopo i casi degli italiani rimasti bloccati in quarantena a Malta, Dubai e in Grecia, il Ministero ricorda quanto segue:

Tutti coloro che intendano recarsi all’estero, indipendentemente dalla destinazione e dalle motivazioni del viaggio, devono considerare che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario.

In particolare, nel caso in cui sia necessario sottoporsi a test molecolare o antigenico per l’ingresso in Italia o per il rientro nel nostro Paese da una destinazione estera, si rammenta che i viaggiatori devono prendere in considerazione la possibilità che il test dia un risultato positivo.

In questo caso, non è possibile viaggiare con mezzi commerciali e si è soggetti alle procedure di quarantena e contenimento previste dal Paese in cui ci si trova.

Tali procedure interessano, con alcune possibili differenze dovute alle diverse normative locali, anche i cosiddetti “contatti” con il soggetto positivo, che sono ugualmente sottoposti a quarantena/isolamento dalle autorità locali del Paese in cui ci si trova e che, a tutela della salute pubblica, potranno far rientro in Italia al termine del periodo di isolamento previsto. Si raccomanda, pertanto, di pianificare con massima attenzione ogni aspetto del viaggio, contemplando anche la possibilità di dover trascorrere un periodo aggiuntivo all’estero, nonché di dotarsi di un’assicurazione sanitaria che copra anche i rischi connessi a COVID-19.

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