Dal 22 aprile 2025, la Thailandia ha introdotto nuove regole che potrebbero influenzare la tua prossima avventura nel Paese del sorriso — ma sorprendentemente, la maggior parte dei viaggiatori non se n’è nemmeno accorta.
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Le videocamere subacquee (come le GoPro ecc.) possono ora essere utilizzate solo da subacquei esperti, che possiedono una certificazione Advanced Open Water oppure che hanno effettuato almeno 40 immersioni registrate. Inoltre, è vietato l’utilizzo di fotocamere subacquee da parte di subacquei in formazione, inclusi istruttori e studenti, a meno che non si tratti specificamente di corsi di fotografia subacquea. Questo per prevenire comportamenti distratti che potrebbero arrecare danno all’ambiente marino.
Durante le immersioni, possono partecipare al massimo 4 subacquei per istruttore/guida; tuttavia, per le immersioni di prova — come quelle previste dal programma Discover Scuba Diving (DSD) — il limite è di 2 partecipanti per istruttore, con un assistente qualificato per ogni studente. Durante lo snorkeling, il limite è di 20 snorkelisti per guida.
Lo snorkeling è consentito solo dove la profondità dell’acqua o la distanza dalla barriera corallina è di almeno due metri.
Durante lo snorkeling è obbligatorio indossare sempre un giubbotto salvagente, a meno che non si sia subacquei o apneisti certificati.
È inoltre completamente vietato, nelle aree dei coralli: lo "snuba" (caschi speciali alimentati con aria dalla superficie), l’alimentazione dei pesci, toccare o spostare i coralli, gettare rifiuti in mare.
Eccezioni ➡️ le restrizioni non si applicano alle attività subacquee autorizzate che abbiano scopi accademici, educativi o di conservazione marina, purché siano adeguatamente supervisionate.
Il rispetto delle regole deve essere monitorato da istruttori subacquei e guide turistiche. In caso di violazioni, sono previste multe fino a 200.000 Baht (circa 5.400 euro). Gli istruttori possono anche perdere la loro licenza o rischiare pene detentive. I turisti possono essere esclusi da tutte le escursioni future.
Le norme mirano a proteggere meglio i fragili ecosistemi corallini dagli effetti del turismo di massa. A proposito delle videocamere subacquee, si afferma ad esempio che i sub inesperti, concentrandosi sulle riprese, prestano meno attenzione all’ambiente circostante, danneggiando i coralli. Gli snorkelisti, con l’introduzione della profondità minima e dell’obbligo del giubbotto, dovrebbero essere dissuasi dal camminare distrattamente sui coralli.
Queste nuove misure rappresentano un passo importante verso la salvaguardia degli straordinari ecosistemi marini della Thailandia! Le barriere coralline non sono solo meraviglie naturali di inestimabile bellezza, ma anche habitat vitali per migliaia di specie. Proteggerle significa preservare la biodiversità, sostenere le comunità locali e garantire che anche le future generazioni possano continuare a godere di queste meraviglie del nostro Pianeta. Il rispetto delle regole da parte di tutti/e — turisti, guide e operatori — è fondamentale per assicurare un turismo più consapevole e sostenibile 💚
🔍 Fonte: Royal Gazette
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