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Cari Pirati, il fenomeno dell'Overtourism, l'eccesso di turisti in una singola destinazione, ha già colpito tante mete che ne sono state snaturate, e soprattutto quelle con un delicato equilibrio naturale da proteggere sono corse ai ripari.
È successo ad esempio in Sardegna per la spiaggia della Pelosa, ormai a numero chiuso, o in Thailandia per Maya Beach, resa famosa dal film "The beach" e chiusa per 3 anni prima di riaprire a numero chiuso.
Ora anche una popolare destinazione turistica greca non potrà più essere raggiunta in barca dai tanti turisti che arrivavano numerosi, e in questo caso la chiusura è totale.
Nella parte orientale di Creta, a circa 15 chilometri dalla costa, si trova la piccola isola di Chrissi, in realtà disabitata (anche chiamata Chrisy, ovvero: "la dorata").
© OpenStreetMaps
Sempre più visitatori sono arrivati negli ultimi anni a visitare le sue bellissime spiagge e la sua natura unica. Si stima una media di circa 200.000 visitatori giornalieri ogni anno. Alcuni hannpo finito addirittura per stabilirvisi temporaneamente in tende e capanne autocostruite durante i mesi estivi. Tutto questo ha portato a diversi problemi, come l'aumento della spazzatura, il consumo delle falde acquifere (impoverendo così le piante), la distruzione delle giovani piante. I cedri di Chrissi, alcuni dei quali hanno più di 100 anni, ne sono stati particolarmente colpiti, molti dei quali sono già stati sradicati e prosciugati.
Nessuno può più entrare nell'isola tra il 1° maggio 2022 e il 31 ottobre 2022 e in ogni caso dall'alba al tramonto.
Le barche da escursione possono circumnavigare l'isola solo per un periodo di tempo limitato.
I divieti sono già partiti dall'inizio di maggio.
Il Comune di Ierapetra, da cui partono la maggior parte delle barche, è preoccupato per gli affari e ha impugnato la decisione del Comitato al Consiglio di Stato, e quest'ultimo intende rivolgersi alla Commissione Europea.