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Kiev, Ukraine, Support Ukraine

Ucraina, come aiutare: la doppia proposta di Airbnb 💙💛

Cari Pirati, la guerra in Ucraina continua a scioccarci ogni giorno, e se possibile ogni giorno un po' di più.

Una delle strade che stiamo seguendo per provare a dare una mano, nel nostro piccolo, è usare la popolarità della nostra piattaforma per diffondere il più possibile iniziative su come aiutare la popolazione ucraina.

Vi parliamo di un'idea che ci sta particolarmente a cuore qui di seguito. 🇺🇦

Pubblicato da
Tribordo·19/09/2023
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In questo articolo c'è la posizione di tutto il gruppo HolidayPirates e una prima raccolta di progetti utili, ma oggi vogliamo parlarvi di un'iniziativa che permette di aiutare non solo i rifugiati ma anche chi rimane in Ucraina, e coinvolge un'azienda del mondo del turismo come Airbnb.

Aiuti diretti a chi resta in Ucraina con Airbnb

Di Airbnb vi abbiamo già parlato nel nostro articolo che raccoglie alcune delle iniziative del mondo del turismo, dei trasporti e della comunicazione, con l'offerta che arrivava dalla società per fornire gratuitamente alloggi per soggiorni brevi per 100.000 rifugiati dalla guerra in Ucraina.

Quest'altra iniziativa di cui vi parliamo ora è però partita dal basso, dalla community di utenti di Airbnb, ed è poi stata fatta propria anche dalla società.

Fin dai primi giorni del conflitto, infatti, molti hanno cominciato a prenotare alloggi nelle città ucraine non con l'idea di soggiornare nei luoghi del conflitto, ma come forma di aiuto diretto alla popolazione locale.

Il CEO di Airbnb, Brian Chesky, ha pubblicato la scorsa settimana un tweet nel quale raccontava che in sole 48 ore erano state prenotate oltre 61.000 notti di soggiorno in Ucraina, per un totale di quasi 2 milioni di dollari di aiuti diretti alla popolazione locale.

È un'idea molto semplice che sta avendo un grande successo anche in Italia, anche perché sembra un ottimo metodo per far arrivare soldi direttamente alla popolazione ucraina, senza intermediari.

Se siete interessati, vi diamo qualche consiglio utile: iscrivetevi ad Airbnb se non lo siete già, poi cercate Ucraina come paese dove volete effettuare un soggiorno, selezionate una delle città e cercate un host. Un'accortezza potrebbe essere quella di verificare se l'host è effettivamente una persona e non una società con più proprietà, semplicemente verificando sul profilo quanti annunci ha pubblicato a suo nome.

Dopodiché, scegliete una data il più possibile ravvicinata (i soldi vengono inviati solo a soggiorno ultimato) e prenotate il numero di notti che desiderate, anche a secondo di quanto volete donare. Se le date vicine sono tutte prenotate, considerate anche la sezione "esperienze" oltre a quella "alloggi". Mandate magari un messaggio all'host per spiegare cosa state facendo, procedete al pagamento ed il gioco è fatto.

Airbnb ha sospeso l'applicazione delle sue commissioni per l'Ucraina, proprio per agevolare questo tipo di iniziativa dal basso e lasciare all'host il 100% di quanto inviato. Lo stesso facciamo ovviamente noi di PiratinViaggio, pubblicando i link privi dei parametri di affiliazione e quindi rinunciando alla commissione che Airbnb ci riconosce.

Per darvi un'idea di quanto stia funzionando bene l'iniziativa, il CEO di Airbnb Chesky ha condiviso su Twitter anche un altro post in cui si racconta di un abitante di Leopoli che in una settimana ha ricevuto 15 mila dollari per l’affitto del suo appartamento e li ha utilizzati per comprare medicine e portarli a Kiev.

Ospitare rifugiati ucraini via Airbnb

Un altro modo di aiutare in questo caso chi è in fuga dalla guerra è rivolto agli host Airbnb (o a chiunque non lo sia già) che vogliano ospitare i rifugiati.

È possibile infatti candidarsi offrendo un alloggio o una stanza per ospitare i rifugiati. In questo caso Airbnb.org, un'organizzazione no-profit distinta da Airbnb che si occupa dal 2012 di aiutato le persone in situazioni di crisi attraverso l'iniziativa Open Homes, offre il proprio supporto sotto questi aspetti:

  • collaborazione con organizzazioni no-profit che valutano l'idoneità degli ospiti rifugiati e li assistono prima, durante e dopo il soggiorno.

  • tutela degli host attraverso AirCover, che include un'assicurazione di responsabilità civile e una protezione contro i danni, entrambe fino a 1.000.000$, e altri vantaggi.

Se non avete una seconda casa o una stanza per ospitare direttamente, potete scegliere di fare una donazione per aiutare questo progetto.

Airbnb.org promette che:

  • Il 100% della tua donazione servirà per offrire un alloggio temporaneo alle persone che ne hanno bisogno.

  • I soggiorni sono completamente gratuiti per gli ospiti del nostro programma.

  • Le donazioni sono detraibili dalle tasse nella misura consentita dalle leggi fiscali locali.

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