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Oggi il lancio ufficiale del Green Pass europeo: lo strumento principale per viaggiare in Europa

Green Pass europeo: da oggi 1° luglio si parte, per i possessori niente test né quarantene!

Pubblicato da
Hook·04/07/2021
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Da oggi, primo luglio 2021, il certificato Covid digitale europeo, ovvero il passaporto sanitario dell'UE del quale vi abbiamo parlato da marzo, è ormai realtà.

L'Italia era uno dei Paesi che lo ha testato anche nella fase di sperimentazione nelle settimane passate sino ad oggi, quando appunto, lo strumento è stato lanciato ufficialmente per tutti i Paesi dell'Unione.

Da oggi 1° di luglio, grazie a questo strumento digitale si potrà viaggiare all’interno dell’UE senza essere sottoposti a test o quarantene, contribuendo così al graduale ripristino della libertà di circolazione in Europa.

Vediamo nel dettaglio, e leggete questo articolo per tutte le info su come richiederlo e come funziona nel nostro Paese.

Dettagli

Che cos'è e validità

Il certificato non sarà obbligatorio per viaggiare in Europa, ma chi ne è sprovvisto all’arrivo nel Paese di destinazione dovrà sottostare alle disposizioni eventualmente previste in quello Stato in materia di prevenzione anti Covid, come test e quarantena.

Ricordiamo che il passaporto sanitario non è (o non è solo) un passaporto vaccinale, perché attesterà che il viaggiatore è vaccinato, oppure è in possesso di un test Covid-19 negativo (sia molecolare che antigenico), oppure ancora è guarito dal Covid-19. La validità del certificato sarà diversa a seconda di questi tre casi, da due giorni a sei mesi.

Autenticità e costo

Il documento sarà legalmente vincolante per gli Stati membri, e l'autenticità sarà garantita da un QR Code, che conterrà le informazioni chiave necessarie e una firma digitale. Sarà gratuito e disponibile in formato digitale (quello preferenziale) ma anche cartaceo, su richiesta. Ai singoli Stati rimane la responsabilità di decidere quali restrizioni eliminare per i viaggiatori in possesso dei Certificato, ma dovranno necessariamente essere le stesse condizioni per tutti i possessori del Green Certificate. Solo in determinati casi di un aumento tale dei contagi in un paese che necessiti di tutelare la salute pubblica si potrà derogare temporaneamente a tale regola, notificandolo Commissione e a tutti gli altri Stati membri, e giustificando la decisione.

Gli stati che hanno già emesso dei green pass nazionali hanno 6 settimane di tempo per renderli compatibili con il modello UE: tutti i dati confluiranno in Gateway, la piattaforma informatica UE che rende possibile il certificato e che fornisce le chiavi digitali che consentono la validità transfrontaliera. Questa piattaforma, operativa già da inizio giugno per la fase di sperimentazione, ha già rilasciato oltre un milione di certificati.

Dalla mappa qui sotto si può vedere quali sono gli stati UE già connessi al gateway, quelli tecnicamente già pronti come l'Italia e gli unici due Paesi che non hanno ancora ultimato la fase di sperimentazione.

Vaccinati

La validità normalmente parte dal 14° giorno dopo l'ultima dose di vaccino, ma i Paesi membri avranno libertà nel decidere se il pass sarà valido già dopo la prima dose di vaccino. Ma se uno Stato accetta di rimuovere le restrizioni all’interno del suo territorio dopo una sola inoculazione, dovrà allo stesso modo accettare anche i pass UE per i vaccini autorizzati dall’EMA. Viene riconosciuta la facoltà ai singoli stati di accettare anche altri vaccini autorizzati solo a livello nazionale (come il russo Sputnik utilizzato in Ungheria).

Guariti

Chi è guarito dal Covid-19 è esentato dal dover fare test e/o quarantene nei 180 giorni successivi alla guarigione. La validità del certificato parte non prima dell’undicesimo giorno dopo il test di positività, chiaramente una volta terminato il periodo di contagiosità.

I tamponi

Chi non è stato vaccinato e non è guarito dal virus, può comunque ottenere il Green Pass per spostarsi liberamente all’interno della UE, ma deve sottoporsi a un test PCR o antigenico: se, il risultato è negativo dà diritto a un pass temporaneo che è valido a livello comunitario per 72 ore per i test PCR, e per 48 ore per quelli rapidi antigenici. Ogni Stato ha facoltà di accettare o meno quelli rapidi, considerati meno attendibili di quelli molecolari. Poiché i test sono a pagamento, la Commissione ha stanziato 100 milioni di euro per aiutare gli Stati a dotarsi di test rapidi e abbassarne il prezzo.

Trovate tutte le info su questa pagina e in questo PDF.

Chi di voi Pirati ha già svolto la procedura per ottenerlo? E' stato complicato o più semplice del previsto? Fateci sapere con i vostri commenti!

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