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Settimana lavorativa di 4 giorni a parità di stipendio? Islanda, arriviamo!

Grande successo in Islanda per la sperimentazione sulla settimana lavorativa di 4 giorni: c'era bisogno di un (altro) motivo per trasferirsi?

Pubblicato da
Tribordo·09/07/2021
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Cari Pirati, l'Islanda negli ultimi anni è diventata per sempre più persone una meta da sogno: natura selvaggia, geyser, vulcani, ghiacciai, incredibili panorami che sembra di un altro pianeta, lagune termali, e naturalmente l'aurora boreale!

Ma se vi dicessimo che c'è una ragione per considerare l'Islanda non solo come meta turistica, ma anche come paese nel quale trasferirsi?

Tra il 2015 e il 2019, infatti, in Islanda si è svolta una sperimentazione, che ha riguardato per ora i lavoratori pubblici, della settimana lavorativa di 4 giorni a parità di salario, ed è stata definita un "successo travolgente".

Scopriamone di più!

Destinazione

  • Islanda

Dettagli

Come riportato dalla BBC, l'esperimento ha riguardato un numero non così esiguo della popolazione dell'isola (circa 2.500 persone) ed è andato avanti per ben 5 anni, concentrandosi soprattutto sui lavoratori del settore pubblico. I lavoratori hanno visto le loro ore ridotte da 40 a circa 35-36, lavorando solo 4 giorni a settimana e senza dover rinunciare ad una quota di stipendio.

Il successo è stato altissimo tra gli stessi lavoratori, che (incredibile!) hanno dichiarato di sentirsi meno stressati e con molto meno rischio di burnout, con benefici per lo stato di saluto e l'equilibrio vita-lavoro. Ma l'esperimento è andato benissimo dal lato del datore di lavoro: non solo la produttività non è calata con la riduzione delle ore, ma è addirittura migliorata.

Iniziative simili, ma su scala ridotta, sono in sperimentazione in altri paesi del mondo: dalla Spagna alla Nuova Zelanda, dove ad esempio la società Unilever ha tagliato del 20% le ore lavorative a parità di stipendio.

Ma l'esperimento islandese è al momento quello più ampio mai realizzato, con circa l'1% della popolazione coinvolta, appartenente sì per ora al settore pubblico ma di settori diversi, dalla scuola alla sanità.

Il suo successo ha portato i sindacati a rinegoziare gli accordi in tutto il Paese, e si prevede che l'86% dei lavoratori islandesi abbia ottenuto o sia in procinto di passare ad un orario ridotto a parità di salario.

Che ne pensate, Pirati? È il momento di trasferirsi in Islanda?

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