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Caos passaporti: la soluzione è alle Poste?

Pirati, dei tempi lunghissimi per il rinnovo o la richiesta del passaporto vi avevamo parlato a febbraio, con poi un aggiornamento prima dell'estate. Tanti di voi Pirati sono stati costretti a cambiare programmi per le vacanze per l'impossibilità di ottenere l'agognato documento di viaggio nei tempi previsti dalla legge (15 giorni).

Dopo che è stato da poco addirittura scoperto un sistema illegale di bagarinaggio degli appuntamenti in questura, come se fossero biglietti per i concerti più richiesti, e l'ennesima protesta del mondo del turismo organizzato, ora c'è un'importante novità che potrebbe aiutare a risolvere questo problema: da dicembre potremo richiedere il passaporto anche alle Poste!

Tutti i dettagli qui di seguito.

Pubblicato da
Tribordo·27/10/2023
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Caos passaporti: la situazione aggiornata prima dell'inverno

Come avevamo già spiegato in precedenza, l'ingolfamento delle pratiche dei passaporti è nato con l'affievolimento della pandemia, nella seconda metà del 2022, anche a causa dell'elevato numero di richieste arrivate tutte insieme, dopo il blocco dei viaggi fuori Europa. A questo si è aggiunto anche il gran numero di nuove richieste dovute anche alla necessità di passaporto anche per i viaggi in Regno Unito, dopo la fine della fase provvisoria post-Brexit, con un boom di richieste (2 milioni nel 2022) che hanno messo in seria difficoltà le questure italiane.

Così si è arrivati a tempi di attesa nelle grandi città che hanno toccato quest'anno anche gli 8 mesi, quando per legge i passaporti dovrebbero essere rilasciati entro 15 giorni dalla richiesta.

Prima dell'estate vi avevamo parlato dell'inchiesta di Altroconsumo che aveva fatto il punto in 12 città italiane, con una situazione che non era migliorata nella maggior parte dei casi, e in alcune città era addirittura impossibile prenotare un appuntamento online.

Qual è la situazione ora? Dopo lo scandalo della truffa a Milano sugli appuntamenti in questura (vedi sotto), forse si intravede una luce in fondo al tunnel di una situazione dalla quale si stava facendo molta fatica ad uscire anche con iniziative estemporanee o Open Day.

Passaporti alle Poste

Se le questure evidentemente non riescono a smaltire le code accumulate, un aiuto insperato potrebbe arrivare a brevissimo da Poste Italiane.

Giuseppe Lasco, condirettore generale delle Poste, ha infatti appena annunciato che da dicembre gli uffici postali saranno pronti a gestire le pratiche per il passaporto, e da febbraio 2024 anche le (quasi altrettando difficili da ottenere) carte d'identità elettroniche.

Tutto questo grazie al Progetto Polis, già operativo per alcuni servizi per certificati anagrafici, giudizari e servizi Inps. Il progetto, cofinanziato dal PNNR, è nato quest'anno e prevede varie iniziative per rafforzare la presenza sul territorio di Poste, offrendo uno "sportello di prossimità" con i servizi decentrati della Pubblica Amministrazione e mettendo a disposizione anche 250 spazi di coworking.

Per quanto riguarda i passaporti questi servizi saranno purtroppo offerti solo per i comuni con meno di 15.000 abitanti, ma parliamo comunque di 7.000 Uffici Postali che arriveranno da dicembre in soccorso alle questure. Quindi se non aiuteranno direttamente le situazioni più critiche che sono quelle delle grandi città, dovrebbero decongestionare il lavoro delle questure con benefici indiretti anche nelle grandi città.

I bagarini per gli appuntamenti

Ha destato scalpore la notizia che, ad approfittare della situazione difficile per i viaggiatori, a Milano è nata addirittura una truffa che in sostanza, come per i biglietti dei concerti sempre più introvabili, prenotava un gran numero di appuntamenti online, per poi rivenderle a chi era disposto anche a pagare per ottenere il sospirato slot in questura.

La truffa, scoperta da poco dalla Polizia di Stato e che ha portato alla denuncia di cinque persone che lavoraro in un'agenzia milanese di pratiche amministrative, non era neanche così raffinata, se è vero che venivano usato anche nomi di fantasia o di celebrità per prenotare gli appuntamenti, come Paperino, Ilona Staller oppure Ornella Vanoni.

L'agenzia occupava gli slot degli appuntamenti senza quindi avere davvero dei clienti, ai quali in seguito rivendeva la possibilità di espletare con urgenza la pratica chiedendo 250€ ad appuntamento, per un guadagno totale che è arrivato in pochi mesi a toccare i 300.000€.

La reazione del turismo organizzato

La truffa è nata naturalmente da una situazione ancora difficile e che fa fatica a tornare alla normalità pre-pandemia.

Il mondo del turismo organizzato è intervenuto nuovamente chiedendo a gran voce una soluzione al problema, che rischia di compromettere anche la stagione invernale.

Il presidente della Federazione del Turismo Organizzato Franco Gattinoni ha commentato che “i casi di abusi e di distorsioni illegali, come quello smascherato dalla questura di Milano, dimostrano che la situazione ancora non si è normalizzata. Ed è uno scandalo, quando siamo quasi alla fine del 2023 e si avvicina il periodo delle vacanze natalizie. Le imprese, in particolare le agenzie di viaggi che stanno perdendo prenotazioni, hanno bisogno di uno Stato che supporti la crescita dell’economia e non di una Pubblica amministrazione che frena, rallenta e ostacola". Il presidente di FTO chiede così alla politica "di prendere ulteriori provvedimenti per garantire ai cittadini il diritto costituzionale a muoversi, attraverso procedure di ottenimento del passaporto che oggi, anche grazie alle tecnologie, possono essere molto più snelle e veloci”.

I nostri consigli

Cosa ne pensate, Pirati?

Intanto, un consiglio che può essere banale ma ugualmente importante: date un'occhiata alla data di scadenza del vostro passaporto, ricordandovi che in molti paesi non si può entrare se la scadenza residua è inferiore ai 6 mesi. E se avete in programma (anche non a brevissimo) viaggi nel Regno Unito o fuori dall'Unione Europea, fate subito richiesta del vostro documento di viaggio!

Se siete bloccati da una lunga attesa, potete ancora viaggiare fuori Europa raggiungendo le destinazioni che è possibile visitare anche senza il passaporto.

Inoltre, tenete presente anche che esiste una circolare del ministero dove è chiaramente indicato il turismo fra i motivi d’urgenza, necessario e sufficiente per il rilascio immediato, o al massimo nell’arco di 3 giorni, presentandosi in questura senza appuntamento. In questo caso bisognerebbe chiedere il passaporto entro i 20 giorni prima della partenza, con biglietto aereo a testimoniare la data. Ma naturalmente è una procedura rischiosa, meglio cercare di prevenire il problema e muoversi per tempo!

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