PARIGI – Colpo di scena in Francia, dove le autorità hanno annunciato l’immediato divieto di produzione, vendita e consumo dei celebri croissant in tutto il territorio nazionale. La clamorosa decisione, diffusa questa mattina attraverso un comunicato ufficiale dell’Eliseo, sta già scaldando gli animi non solo tra i transalpini, ma anche tra i tanti amanti della pasticceria francese nel resto del mondo.
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Le ragioni che avrebbero spinto il governo a un provvedimento tanto estremo non sono del tutto chiare. Alcune fonti interne parlano di un “eccesso di crunch” che metterebbe a rischio l’udito di chi addenta i croissant troppo rumorosamente; altre ipotizzano che l’avversione del governo verso la forma “mezzaluna” nasconda un braccio di ferro politico con i panettieri più intraprendenti. Non manca chi sospetta una manovra concorrenziale che favorisca la baguette, vero simbolo identitario nazionale.
Appena saputa la notizia, innumerevoli appassionati di pasticceria d’oltralpe si sono riversati sui social network, minacciando petizioni e boicottaggi. #SaveTheCroissant è già in tendenza sui social e pare che diversi Paesi esteri, in segno di solidarietà con i fornai francesi, abbiano iniziato a esportare di contrabbando croissant congelati per rifornire mercati clandestini.
Le grandi firme della cucina francese, dal loro canto, si dichiarano “allibite”. Alcuni chef pluristellati hanno già presentato ricorso al Consiglio di Stato, sostenendo che un divieto del genere non solo ferisce l’orgoglio nazionale, ma getta un’ombra inquietante su uno dei capisaldi della tradizione culinaria più rinomata al mondo.
E ora? Mentre si attende il responso delle autorità sulla legittimità della misura, diversi panifici storici parigini – famosi anche tra i turisti per l’irresistibile profumo delle loro vetrine – hanno abbassato le saracinesche in segno di protesta. Molti cittadini, costretti a rinunciare alla classica colazione con croissant e caffè, dichiarano di sentirsi “orfani” e preoccupati per un possibile prossimo bersaglio: i pain au chocolat.
...E insomma Pirati... ci avete creduto? 😂
Ricordiamo a chi ci legge che, talvolta, la data del 1° aprile può giocare brutti scherzi. E mentre ci gustiamo (o immaginiamo di gustare) un croissant fragrante, non possiamo che farci una risata: magari domani i soffici cornetti saranno di nuovo lì, al loro posto, in ogni forno e in ogni pasticceria di Francia… come è sempre stato e come (speriamo!) sempre sarà. Buon Pesce d’Aprile! 🐟
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