Grandi notizie per chi ama viaggiare in libertà e autonomia! Il Tar del Lazio ha bocciato l’obbligo di check-in in presenza per gli affitti brevi introdotto dalla circolare del Ministero dell’Interno del novembre scorso, di cui si era parlato qui. Tradotto: via libera a keybox, tastierini smart e self check-in anche per chi alloggia in appartamenti e case vacanze. 🚪🔑
Una vittoria per i gestori e una comodità in più per chi viaggia. Ma non mancano le polemiche. Ecco cosa è successo e cosa cambia (davvero) per te, Pirata.
La norma bocciata imponeva l’identificazione fisica degli ospiti (sì, proprio quel “ci vediamo per darti le chiavi”) per motivi di sicurezza legati all’aumento degli affitti brevi, in vista anche di eventi come il Giubileo, con tanto di rimozione delle keybox. Ma secondo i giudici, mancano dati concreti a giustificare questa misura così rigida.
Inoltre, la sentenza sottolinea che l’obbligo di riconoscimento “de visu” non è di per sé garanzia di maggiore sicurezza, anzi: complica solo la vita a chi affitta regolarmente e a chi viaggia con voglia di autonomia.
Più flessibilità: non sei più obbluat* ad arrivare a un orario preciso solo per farti dare le chiavi.
Tecnologia al servizio del turismo: keybox, smart lock e codici d’accesso tornano in pista.
Check-in anche notturni: voli in ritardo? Nessun problema: il tuo host non dovrà aspettarti di persona.
Attenzione, però: la sentenza non cancella le regolamentazioni locali. A Firenze, una delle città più agguerrite su questo tema, la sindaca Sara Funaro ha già precisato che i regolamenti sul divieto di keybox nell’area Unesco restano validi, così come le norme regionali sugli affitti brevi. 🏛️
In pratica: il self check-in è di nuovo legale a livello nazionale, ma ogni città può ancora decidere come e dove applicare regole specifiche, soprattutto in aree ad alta densità turistica o di particolare valore culturale.
Non tutti sono d’accordo. L’Associazione nazionale dei Funzionari di Polizia ha espresso forte perplessit à, definendo la sentenza un rischio per la sicurezza. Secondo loro, il self check-in potrebbe rendere più difficile monitorare chi entra e esce dagli appartamenti, rispetto agli hotel dove l’identificazione è obbligatoria.
L'AIGAB (Associazione italiana degli affitti brevi) e la Federazione Fare hanno salutato la decisione come una svolta positiva per l’innovazione e la competitività del turismo italiano. “Le regole servono, ma devono essere moderne”, ha commentato Elia Rosciano.
📌 Controlla sempre le regole locali, soprattutto se alloggi in aree storiche o Unesco.
📌 Leggi bene le istruzioni di check-in prima di partire: alcune città potrebbero ancora richiedere il contatto diretto.
📌 Porta con te i documenti: anche con il self check-in, spesso è richiesto l’invio di copia della carta d’identità.
👉 Il self check-in è salvo a livello nazionale
👉 I keybox non sono più fuorilegge
👉 Ma le città possono ancora regolamentare l'uso
Quindi Pirata, hai già prenotato il tuo prossimo soggiorno? Controlla se la struttura offre il self check-in! E se sei host, è il momento perfetto per aggiornare la tua tecnologia e far felici i viaggiatori digitali come te 🧳✨
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