Pirati, se ne parla tanto tempo, ma dopo 7 mesi di serrate trattative con la Commissione UE finalmente ieri è arrivato l'ok per la vendita di ITA Airways a Lufthansa.
Inizialmente il colosso dei cieli tedeschi acquisirà il 41% della compagnia attualmente nelle mani dello Stato italiano, per poi arrivare fino al 90% in tempi brevi, e il restante 10% entro il 2033.
Ma cosa cambia per noi passeggeri che partiamo dall'Italia? Ci possiamo aspettare meno o più voli, e per quali destinazioni? Scopriamolo insieme qui di seguito.
Negli ultimi sette mesi è andato in scena un lunghissimo confronto tra Lufthansa, il ministero dell'Economia italiano (attuale proprietario di ITA Airways) e la Commissione europea, che ha voluto fissare una serie di paletti per un'acquisizione che rende ancora più forte uno dei più importanti player del settore aeronautico europeo, spostando gli equilibri del mercato italiano e non solo: una delle ragioni di trattative così lunghe è stata proprio l'individuazione di 39 rotte per le quali l'unione delle due compagnie sarebbe risultata quasi monopolista senza interventi UE.
Con il via libera arrivato ieri, il quadro dell'acquisizione è ora finalmente chiarito, e possiamo così capire un po' meglio cosa significa questo passaggio di proprietà per i passeggeri in partenza dall'Italia.
Se il ministro dell'Economia Giorgetti si è detto soddisfatto dell'accordo, che risolve un'annosa questione della compagnia di bandiera italiana, ha anche dichiarato che "la soluzione positiva avviene con un operatore che ci conforta rispetto alla possibilità di sviluppare il traffico aereo da/per l’Italia, Roma diventerà l'hub di riferimento per America, Asia e Africa".
L'amministratore delegato di Lufthansa ha invece evidenziato come ITA abbia solo 95 aerei, troppo pochi per una delle principali destinazioni turistiche mondiali, e che con l'ingresso dei nuovi collegamenti garantiti da Lufthansa i collegamenti intercontinentali del nostro paese dovrebbero passare dal 14% al 28-30% del totale.
Una delle misure richieste dalla Commissione è la necessità di cedere 15 slot (i diritti di decollo o atterraggio) attualmente detenuti da ITA Airways nell'importante aeroporti cittadino di Milano Linate ad un competitor per i voli a medio raggio in Europa. Questa con ogni probabilità risulterà essere la britannica easyJet, che potrebbe quindi aprire una nuova base.
Questo significherà anche un network rinnovato di destinazioni dall'aeroporto milanese.
L'attuale situazione dei voli intercontinentali da Roma, che diventerà il principale hub italiano per i voli a lungo raggio, vede uno sbilanciamento verso il Nord America, destinazione già molto servita anche da Lufthansa. Per questo l'accordo prevede l'individuazione di una compagnia rivale per permettergli di aprire voli diretti per le principali destinazioni degli USA e Canada come New York, Chicago, Washington, San Francisco e Toronto, o in alternativa più compagnie con voli con scalo breve.
Un'altra conseguenza è il passaggio di ITA Airways da SkyTeam a Star Alliance, l'alleanza di cui fa parte Lufthansa, oltre che l'ingresso in A++, l'accordo tra Lufthansa, United Airlines e Air Canada.
L'ingresso in Star Alliance richiederà comunque circa 12 mesi, ma cominceranno prima gli accordi di codeshare e i voli in condivisione.
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