L'invasione russa in Ucraina, dopo quasi un mese, sta generando se possibile ancora più morte, sofferenza e distruzione.
Noi di PiratinViaggio vogliamo provare a dare una mano, nel nostro piccolo, usando la popolarità della nostra piattaforma per diffondere il più possibile iniziative su come aiutare la popolazione ucraina.
Vi abbiamo già parlato della posizione ufficiale del gruppo HolidayPirates, con una prima raccolta di indicazioni utili, e di un'iniziativa partita dal basso che ha coinvolto una grande azienda del turismo come Airbnb.
In questo articolo vogliamo raccontarvi di alcune delle iniziative che stiamo seguendo direttamente e dei modi migliori per far arrivare anche il tuo aiuto a chi ne ha bisogno. 🇺🇦
Subito dopo lo scoppio della guerra, quando eravamo ancora tutti frastornati e attoniti, i primi ad avere le idee giuste e a mobilitare l'attenzione, la generosità e il supporto di tutti i Pirati sono stati i nostri colleghi polacchi, ai quali vogliamo rendere omaggio qui. La Polonia è stata infatti fin dai primi giorni la destinazione principale dei profughi ucraini, con oltre 2 milioni di arrivi nelle ultime 4 settimane solo in questo paese (dati UHNCR).
Aga, con i Pirati da ormai 8 anni, è stata la prima a proporre e realizzare concretamente una colletta per comprare medicinali direttamente in Polonia e spedirli al confine con l'Ucraina, dove già stavano arrivando decine di migliaia di profughi.
Poi è stato il turno di Patryk, il responsabile dei contenuti dei nostri cugini di www.wakacyjnipiraci.pl, che ci ha fatto conoscere e spinto ad aiutare una fondazione polacca della quale conosce personalmente il fondatore, che segue una missione molto difficile, della quale vi parliamo qui di seguito.
Infine Moni, che è andata personalmente al confine tra Polonia e Ucraina per aiutare in prima persona, restituendoci informazioni di prima mano sulle necessità aggiornate dei profughi.
In questo articolo vi avevamo già parlato dell'iniziativa partita dal basso che utilizza la piattaforma di Airbnb, qui vogliamo invece parlarvi della fondazione polacca che stiamo seguendo tramite il nostro collega polacco Patryk, che ci tiene aggiornato sulle attività.
HumanDoc è un'organizzazione no profit polacca che si occupa di diritti umani in diversi paesi del mondo, ma nel caso specifico dell'Ucraina segue fin dai primi giorni del conflitto un progetto molto specifico e molto pericoloso, ma di quelli di cui c'è particolarmente bisogno: portare aiuti nell'Ucraina sudorientale e in particolare a Mariupol, dove è forse l'assedio più terribile, e al ritorno cercare di evacuare quanti più civili possibili, soprattutto tra i più deboli, ovvero bambini e anziani.
In queste settimane abbiamo potuto seguire il lavoro fatto dalla loro pagina Facebook, e vi assicuriamo che i soldi donati a questa Fondazione sono davvero messi a buon uso.
È possibile trovare maggiori dettagli qui di seguito, dove trovate anche tutte le informazioni per far arrivare il vostro contributo.
Trovate anche degli aggiornamenti costanti e fotografie del loro lavoro sulla loro pagina Facebook (la versione inglese dei post è dopo quella in polacco, più in basso).
Oltre ad usare il bonifico (causale: MISSION UKRAINE DONATION - Iban: PL26249000050000460032056421 - Bic/Swift: ALBPPLPW - Indirizzo: Alior Bank SA, ul. Lopuszanska 38D, 02-232 Warszawa, Polonia) è possibile anche donare via PayPal seguendo questo link:
Se preferite un'organizzazione no profit più conosciuta e in grado di supportare direttamente gli ospedali ucraini, Medici Senza Frontiere è già riuscita a far arrivare 120 metri cubi di forniture mediche d’urgenza in Ucraina, oltre naturalmente a supportare anche i rifugiati.
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La Croce Rossa sta aiutando sia i rifugiati, soprattutto nei luoghi di arrivo nei paesi confinanti, sia direttamente la popolazione ucraina spedendo aiuti gestiti poi dalla Croce Rossa ucraina. Sono stati già spediti derrate alimentari, coperte e trauma kit (farmaci generici, farmaci chirurgici, post-traumatici e per il trattamento di malattie non trasmissibili), oltre ad altri materiali logistici e sanitari e all'allestimento di 200 tende da campo a Prochowice, in Polonia.
Secondo i dati dell'UHNCR, l'organizzazione dell'Onu che si occupa dei rifugiati, dal 24 febbraio sono già 3 milioni e mezzo i profughi ucraini in fuga dalla guerra arrivati all'estero, un numero in continuo aumento ma che già ora racconta della più grande crisi umanitaria in Europa dai tempi della Seconda Guerra mondiale. Se inoltre aggiungiamo gli sfollati interni all'Ucraina lontani dalle loro case, il numero raggiunge i 10 milioni di persone.
Per aiutare questo numero enorme di persone colpite dalla guerra e lontana dalle loro case ci si può muovere in diversi modi.
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Una strada è quella delle grandi organizzazioni internazionali gestite dalle Nazioni Unite, abituate a gestire questo tipo di emergenze.
Se volete donare all'UHNCR, all'UNICEF o alla FAO, potete andare direttamente sulla loro pagina cliccando su uno dei bottini qui in basso (che vi portano direttamente alla pagina dedicata all'Ucraina dei rispettivi siti), oppure scegliere una strada che vi permette di raddoppiare l'importo della donazione tramite Google, come vi spieghiamo di seguito.
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Per aiutare i profughi si può anche scegliere la strada degli aiuti materiali diretti.
Abbiamo potuto verificare di persona l'incredibile lavoro che sta facendo la Basilica Minore di Santa Sofia, a Roma.
La chiesa nazionale ucraina in Italia è diventato un vero e proprio hub degli aiuti materiali (anche laici) inviati dall'Italia, con oltre 30 tir partiti per varie città ucraine in queste settimane.
L'elenco delle prime necessità da inviare è aggiornato settimanalmente per chiunque voglia portare direttamente qui cibo, oggetti di prima necessità e medicinali, e il lavoro di centinaia di volontari assicura che la macchina degli aiuti non si fermi mai.
È possibile anche aiutare con una donazione in denaro.
Per informazioni contattare lo 066240203.
Qui trovate altri centri di raccolta in tutta Italia selezionati da Italia non Profit. Tenete presente anche i siti istituzionali di Comune e Regione.
È possibile dare la propria disponibilità per ospitare i profughi ucraini. Al momento quelli arrivati in Italia sono poco più di 50.000, ma la stima è che si arriverà nel nostro paese a 900.000 profughi dall'Ucraina.
Vi rimandiamo o alle pagine dedicate del vostro Comune o Regione, o a questa utile raccolta di Italia Non Profit.
Diventa volontario mettendoti a disposizione per aiutare le persone in difficoltà, dedicando parte del tuo tempo per organizzare, accogliere o andare in soccorso ai profughi ucraini.
Ecco alcune possibilità, ma anche siti locali istituzionali o religiosi sono un buon punto di partenza
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