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Il “viaggio” percepito tema tabù: quasi la metà degli italiani non pubblica più foto di viaggio sui Social Media
“Workation”: Un italiano su tre vuole usare l’home office per abbinare vacanza e lavoro
“Smart working”: più della metà vorrebbe lavorare da un altro Paese approfittando del lavoro a distanza
Viaggi di lavoro: un italiano su tre li ritiene ora superflui
Glossario stilato da Babbel per poter capire i nuovi trend linguistici di viaggio e lavoro sui Social Media
Agli italiani è sempre piaciuto comunicare. In un periodo come questo, quasi sempre chiusi in casa e davanti al computer, è naturale che i Social Media abbiano assunto un ruolo fondamentale.
Per questo PiratinViaggio, la piattaforma online di offerte turistiche low cost del gruppo HolidayPirates, ha condotto un sondaggio internazionale (Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna) tra la propria user base, a cui hanno partecipato oltre 8.900 intervistati, di cui 1.200 in Italia, per capire come il tema viaggio e lo smart working siano cambiati nella percezione generale.
Babbel, la app che porta le tue abilità linguistiche ad un livello superiore, ha stilato un glossario per riuscire a comprendere meglio i temi e gli hashtag più usati sui social media.
Hashtag viaggio: tema tabù? Solo nella percezione personale
Sebbene si posti molto, un tema è guardato con sospetto. Se infatti più del 70% pubblichino normalmente foto di viaggi, presenti e passati, quasi la metà si dice restia a farlo in questo periodo di pandemia. Sente infatti che sia un tema delicato.
In verità solo un 2% ha ricevuto commenti negativi dopo aver pubblicato post di viaggio e addirittura il 94% dice di non avere nessun problema a vederne, anzi: il 67% di loro afferma che li aiuti a distrarsi dalla situazione corrente.
Un comportamento normale nel mondo dei Social Media, afferma Serena Romeo, Global Strategist del dipartimento Social Media del gruppo HolidayPirates: “Spesso, sui Social Media, si ha paura di essere giudicati, specie da persone che non conosciamo e a cui siamo esposte involontariamente. Questo risultato mostra invece come un tema come il viaggio sia una risorsa importantissima specialmente di questi tempi, dove la mente ha bisogno di immagini positive”.
“Workation”: abbinare vacanza e lavoro? Lo smart working lo permette!
A causa della pandemia, tanti settori hanno dovuto reinventarsi in tempo record (più della metà degli intervistati dichiara di lavorare attualmente in remoto). L’home office, o “smart working”, è entrato di prepotenza anche nelle ditte più tradizionali. Se anche in futuro rimarrà è incerto, sicuro però che molti italiani sognano già un ufficio lontano dalla quotidianità: quasi la metà vuole infatti in futuro abbinare vacanza e lavoro (la cosiddetta “workation”) e il 54% vorrebbe sfruttare la possibilità di lavorare in remoto trasferendosi in un altro Paese.
“Staycation”: gli italiani hanno riscoperto l’Italia
Causa forza maggiore gli italiani sono dovuti rimanere a casa per le vacanze o andare in luoghi vicini alla propria residenza. Con un patrimonio culturale e artistico e bellezze naturali unici al mondo, non stupisce che oltre la metà ammetta di aver scoperto con piacere luoghi che altrimenti, proprio perché così vicini, non avrebbe mai apprezzato. Questo non toglie che la voglia di viaggiare resti: il 91% ammette di aver scoperto proprio durante la pandemia, quanto gli manchi vedere altri Paesi.
“Business travel”: i viaggi di lavoro sono visto con più criticismo di prima
Da quando quasi tutti gli incontri di lavoro si sono spostati su piattaforme come Zoom, in molti si chiedono se i viaggi di lavoro in passato siano stati necessari e se siano superflui in futuro. Se un terzo degli intervistati dichiara che una video conferenza sarebbe stata più che sufficiente, il 31% è convinta che i contatti personali nel business siano importanti e in alcuni casi essenziali (23%). Solo il 16% vede nell’uso esclusivo delle video call il futuro.
Ecco i termini legati alla nuova situazione, spiegati dagli esperti di Babbel.
“La lingua è in costante evoluzione, adattandosi sempre al contesto storico e alla società. A seguito della situazione pandemica attuale, che ha portato i governi di (quasi) tutto i Paesi a imporre restrizioni ai movimenti, le lingue di tutto il mondo stanno assistendo alla creazione di neologismi e nuovi trend linguistici legati proprio alla tematica del viaggio” afferma Gianluca Pedrotti, esperto di comunicazione interculturale ed editor del team linguistico di Babbel.
Travel shaming (inglese)
Quando chi pubblica foto e video sui social media delle proprie vacanze riceve commenti negativi.
Workation (inglese)
Il lavoro agile o da remoto, fenomeno in voga nel 2020 e che probabilmente rimarrà tale anche quest’anno, rende possibile unire vacanza e lavoro (come evidenzia la parola workation, abbreviazione di work on vacation). Workation significa infatti lavorare da remoto in luoghi di villeggiatura, al mare o in montagna, all’estero o nella campagna circostante la propria città, e aspettare fino a dopo l'orario di lavoro o il fine settimana per le attività turistiche o semplicemente per godersi una passeggiata in luoghi da sogno.
South working e sea working (inglese, ma usate solo in italia)
Nel 2020 molti meridionali che per lavoro vivono nel Nord Italia, sono tornati temporaneamente al Sud: fenomeno ben descritto dalla nuova espressione tutta italiana South working. Il sea working, invece, si riferisce a un concorso pubblicato da Destination Makers grazie al quale i vincitori hanno avuto la possibilità di lavorare 10 giorni su una barca nel mare della Puglia. Se il lavoro da remoto diventasse una pratica comune anche post-covid, molti italiani – ma non solo – potrebbero considerare l’idea di vivere con un clima più mite e vicino al mare, così magari da potersi fare un rinfrescante bagno in mare in pausa pranzo.
Staycation (inglese)
Uno degli hashtag più usati per descrivere le proprie vacanze nel 2020 sui social media è #staycation, dall’unione delle parole inglese stay (rimanere a casa) e vacation (vacanza). Staycation significa trascorrere le vacanze facendo i turisti nella propria città e i dintorni, riscoprendone la bellezza, senza quindi andare all'estero o neppure visitare un'altra città in regioni vicine.
Fernweh (tedesco)
Termine reso in lingua italiana come ”nostalgia di paesi lontani” – una nostalgia di fondo per il viaggio, la scoperta, l’altrove. Fernweh è l’esatto opposto di Heimweh, che significa “nostalgia di casa”. Infatti mentre Heim significa “casa” (nel senso di luogo degli affetti), Fern significa “lontano”. Weh invece si traduce in italiano con “dolore” o “sofferenza”. Fernweh quindi, come wanderlust, è il desiderio di viaggiare, di lasciare la vita di tutti i giorni e di vedere il mondo.
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Foto di smart working disponibili qui: https://we.tl/t-RPBIoxX1TH
Si prega di rispettare il Copyright.
PiratinViaggio.it, il portale di offerte di viaggio più seguito in Italia, fa parte di HolidayPirates Group, con sede principale a Berlino. Il gruppo ha 10 siti web diversi in tutto il mondo: Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Olanda, Austria, Polonia, Spagna, Svizzera e Stati Uniti. Qui si possono trovare le migliori offerte di viaggio relative a voli, pacchetti vacanze, hotel, crociere e coupon di viaggio. Le offerte sono selezionate dal team editoriale tra i migliori siti di prenotazione online. L’approccio multicanale che caratterizza il brand, con 1,5 milioni di fan su Facebook, oltre 800.000 follower su Instagram e 1,5 milioni di sessioni al mese sul sito italiano, fa dell’interazione con la community il punto di forza della piattaforma.
Mara Zatti
Head of Brand and Communications
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