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Geisha, Japan, Japanese

Giappone contro turisti maleducati: Strette su Kyoto e Monte Fuji

Cari Pirati, sappiamo bene quanto vi piaccia il Giappone, soprattutto in primavera (guarda quest'offerta incredibile per visitarlo nei prossimi mesi!), ma è importante ricordare che ad ogni viaggio corrispondono delle responsabilità. In un'epoca in cui il turismo di massa sta mettendo a dura prova i siti patrimonio dell'umanità e le tradizioni culturali, il Giappone ha deciso di prendere provvedimenti decisivi per proteggere i suoi tesori nazionali e la qualità della vita dei suoi cittadini. Le nuove misure riguardano due delle destinazioni più iconiche e amate del Paese del Sol Levante: la storica Kyoto e l'imponente Monte Fuji 🗻

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Pubblicato da
Cipi·19/03/2024
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Kyoto ed il quartiere di Gion: Rispetto per le Geishe

A Kyoto, il cuore pulsante dell'antica cultura giapponese ed incredibile soprattutto durante la fioritura dei ciliegi, il quartiere di Gion, famoso per le sue geishe e le storiche sale da tè, si è trovato a dover fronteggiare un numero sempre maggiore di turisti indisciplinati. La situazione ha raggiunto un punto tale che il consiglio distrettuale ha deciso di vietare l'accesso ai turisti nei piccoli vicoli privati del quartiere, luoghi in cui la tranquillità e la privacy sono essenziali sia per le geishe che per i residenti.

Queste restrizioni sono state introdotte in risposta a comportamenti irrespettosi come l'inseguimento delle geishe, il tentativo di toccare i loro preziosi kimono o addirittura episodi di violazione di domicilio. A partire dal prossimo mese, solo la strada principale di Gion, Hanamikoji-dori, rimarrà accessibile ai visitatori, mentre i vicoli secondari saranno off-limits, riservati esclusivamente ai residenti e ai clienti delle geishe.

Monte Fuji: Tassa di entrata per salvaguardare il Patrimonio

La situazione sul Monte Fuji è altrettanto critica. Il sito, patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, soffre da anni per i problemi legati all'overtourism: dalle code di alpinisti alle pendici ricoperte di rifiuti, fino agli escursionisti mal equipaggiati. Per affrontare questi problemi, il governo prefettizio di Yamanashi ha votato per l'introduzione di una tassa di ingresso di 2.000 yen (circa 13 dollari) per ogni scalatore.

L'obiettivo è duplice: da un lato, limitare il numero di visitatori a 4.000 al giorno per ridurre l'impatto ambientale e garantire la sicurezza; dall'altro, promuovere un turismo più consapevole e rispettoso. Inoltre, verranno introdotte guide che vigileranno sul rispetto dell'etichetta da parte degli scalatori, informando e intervenendo in caso di comportamenti inappropriati.

Queste nuove misure non sono soltanto una risposta ai problemi immediati legati al turismo di massa, ma rappresentano anche un invito a un approccio più rispettoso e consapevole nei confronti dei luoghi visitati. Il Giappone, con queste azioni, dimostra un forte impegno nella preservazione del suo patrimonio culturale e naturale, sperando di ispirare visitatori e altre nazioni a seguire il suo esempio.

Tuttavia, questo Stato non è il primo a prendere provvedimenti contro i turisti maleducati ed irresponsabili; per esempio, l'anno scorso una stretta simile si era vista a Bali, che ha introdotto diversi divieti, oltre che una tassa di ingresso fissa per turisti.

Il messaggio è chiaro: viaggiare è un privilegio che comporta responsabilità. Rispettare le tradizioni, la natura e le comunità locali è fondamentale per garantire che le meraviglie del mondo possano essere apprezzate anche dalle generazioni future.

E voi, Pirati, che ne pensate?

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