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Mezza Italia in "giallo", tampone in ingresso per molti paesi europei

Covid-19 e viaggi, Italia con 11 regioni gialle, altre misure restrittive agli ingressi in Europa, tagli ai voli

Pubblicato da
Tribordo·03/01/2022
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Cari Pirati, le regioni in "giallo" in Italia sono ormai 11, con l'ingresso oggi di 4 tra le più popolose d'Italia. Se è vero che ormai per il cittadino cambia poco o nulla con il passaggio da zona bianca a zona gialla, per la settimana prossima è probabile che almeno una delle regioni gialle diventi arancione, con limitazioni che diventano invece decisamente più stringenti.

Nel frattempo diverse compagnie aeree si preparano ad una sforbiciata ai voli invernali, e diversi paesi decidono misure più restrittive: dal Marocco che blocca confini e voli fino fine gennaio, ai paesi che vietano del tutto gli ingressi ai non vaccinati/guariti (il Montenegro si aggiunge alla Finlandia), a quelli in Europa che chiedono il tampone negativo oltre all

Vediamo tutto nel dettaglio, ricordandovi anche della nostra pagina speciale Coronavirus e Viaggi.

Dettagli

LA NUOVA MAPPA EUROPEA DEI CONTAGI

Partiamo dall'Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control), che ha pubblicato giovedì scorso la nuova mappa aggiornata dei contagi (la trovate qui in basso) e chiarisce molto bene qual è la situazione in Europa.

Rispetto a dicembre il rischio è massimo (rosso scuro) in buona parte d'Europa, con un solo paese in giallo/verde (la Romania) ma ci sono anche da segnalare i miglioramenti in Austria e Germania, tra le più colpite invece a novembre. In Italia non ci sono più regioni "gialle" e per buona parte le regioni sono nella fascia di rischio maggiore, con sud e isole in rosso più chiaro.

ITALIA, 11 REGIONI IN "GIALLO", UNA VERSO L'ARANCIONE

L'ultima ordinanza del ministero della Salute prevede che da oggi, lunedì 3 gennaio, e per almeno 15 giorni, 4 tra le regioni più popolose del paese diventino "gialle" (si tratta di Lazio, Lombardia, Piemonte e Sicilia), aggiungendosi alle 7 che erano già in questa fascia di rischio. L'ordinanza prevede anche il rinnovo per altri 15 giorni delle misure in scadenza da zona gialla per Liguria, Marche, Veneto e le province autonome di Trento e Bolzano.

Ricordiamo che il passaggio dalla zona bianca a quella gialla, per effetto del decreto festività che ha reso obbligatorio portare la mascherina all'aperto in tutta Italia da Natale, non comporta alcuna sostanziale differenza per i cittadini.

Diverso il discorso del passaggio alla zona arancione, per la quale è a rischio per la prossima settimana, secondo i dati attuali, soprattutto la Liguria.

LE ULTIME MISURE

Durante il periodo festivo ci sono state parecchie novità sia in Italia che in Europa.

Vi ricordiamo gli ultimi articoli che abbiamo pubblicato, nel caso vi foste persi qualcosa. Il cosiddetto decreto festività (ve ne abbiamo parlato qui) ha introdotto parecchie resitrizioni riguardo l'uso e la durata del Green Pass, l'obbligo di utilizzo di mascherine all'aperto e di mascherine FFP2 in alcuni eventi e luoghi pubblici al chiuso, il divieto/chiusura di feste, eventi e discoteche, l'estensione del Green Pass rafforzato e sui controlli in porti, aeroporti e valichi di frontiera sui rientri dall'estero.

Un altro decreto approvato poco prima di Capodanno (ecco il nostro articolo) ha invece esteso, a partire dal 10 gennaio, l'obbligo di Green Pass "rafforzato", a trasporto pubblico locale (oltre a quello a media e lunga percorrenza), alberghi, servizi di ristorazione all'aperto e impianti di risalita dei comprensori sciistici, oltre a feste civili e religiose, sagre, centri culturali, piscine e centri benessere anche all'aperto. Inoltre ha modificato le norme sulla quarantena per i contatti stretti vaccinati.

In questo articolo invece vi abbiamo parlato della prima decisione di un paese europeo (la Finlandia) di vietare del tutto l'ingresso ai viaggiatori, anche se comunitari, non vaccinati, e dell'altro paese europeo che, pur senza un vero e proprio divieto esplicito, allarga sostanzialmente la misura persino ai guariti non vaccinati.

TAGLI AI VOLI INVERNALI

Dopo le cancellazioni che hanno colpito molte compagnie aeree tra Natale e Capodanno, anche a causa del personale in quarantena, l'evoluzione della pandemia sta portando le compagnie a prevedere già dei tagli a voli invernali.

Da lunedì 10 gennaio Ryanair ha annunciato che ridurrà i suoi voli del 33%, sia tagliando completamente alcune rotte meno profittevoli, sia riducendo le frequenze su altre. Volotea ridurrà a massimo una quindicina di tratte la sua presenza in Italia. Wizz Air ed easyJet non hanno ancora annunciato i tagli ma saranno comunque importanti secondo tutti gli analisti.

Tra le compagnie di bandiera, Lufthansa ha già annunciato un taglio del 10% con l'eliminazione di 33.000 voli, mentre British Airways per ora si limita a tagliare circa 2.000 voli, ma concentrati per buona parte nel mese di gennaio.

MAROCCO, BLOCCO DEI VOLI PROROGATO

Il Marocco prosegue la blindatura dei confini, che resteranno chiusi fino al prossimo 31 gennaio con la conseguente proroga dello stop a tutti i collegamenti da e per il Paese.

Il primo blocco era stato decretato lo scorso 29 novembre per una durata di due settimane, poi prorogate fino a fine dicembre. Oltre agli aeroporti resteranno chiusi anche i porti, e saranno autorizzati soltanto eventuali voli di rimpatrio di stranieri.

MONTENEGRO, DIVIETO DI INGRESSO AI NO VAX

Anche il Montenegro decide, come la Finlandia di cui vi abbiamo già parlato, di vietare l'ingresso ai viaggiatori non vaccinati.

Dal 3 gennaio si potrà fare ingresso nel paese solo se in possesso di un certificato digitale covid attestante l’immunizzazione completa, effettuata da non più di 6 mesi, oppure la guarigione dal Covid-19 da almeno 10 giorni e massimo 180.

In entrambi i casi bisogna disporre anche di un test negativo effettuato da massimo 72 ore (se PCR) o 48 ore (se antigenico).

Eccezioni per i residenti in Montenegro, per i minori di 18 anni, e per alcune categorie di persone come autotrasportatori, personale sanitario, diplomatici.

IRLANDA, INGRESSO CON TAMPONE

Per l'ingresso in Irlanda, oltre al PLF, è ora necessario disporre di Green Pass da vaccinazione o guarigione e di un tampone negativo effettuato da massimo 72 ore (se PCR) o 48 ore (se antigenico). Se non si è vaccinati e guariti è ammesso solo il test PCR.

CIPRO, MISURE DI EMERGENZA E DOPPIO TAMPONE PER NON VACCINATI

Per l'ingresso a Cipro sono in vigore delle nuove misure di emergenza per gli ingressi a gennaio: fino al 15 gennaio 2022 tutti i passeggeri dai 12 anni in su dovranno presentare una certificazione con esito negativo di un tampone molecolare (PCR), eseguito fino a un massimo di 48 ore prima della partenza.

Inoltre fino al 10 gennaio 2022, tutti i passeggeri dai 12 anni in su, indipendentemente dal Paese di provenienza, dovranno effettuare un test molecolare (PCR) al loro arrivo. Chi non è vaccinato con la dose booster dovrà anche effettuare un ulteriore test antigenico 72 ore dopo il loro arrivo.

Oltre a queste misure di emergenza, bisogna segnalare che l'Italia è dal 2 dicembre un paese in categoria rossa per Cipro. È quindi necessario, una volta esaurite le misure emergenziali, possedere il Green Pass da vaccino, che comunque non esenta da eventuali test all'arrivo. Chi non possiede il certificato dovrà presentare un test PCR negativo effettuato massimo 72 ore prima della partenza, ripetere il test al loro arrivo a Cipro a proprie spese e attenderne l’esito in autoisolamento.

AUSTRIA, TAMPONE PER QUASI TUTTI O QUARANTENA

Per l'ingresso in Austria è necessario, almeno fino al 31 gennaio, possedere un certificato vaccinale o di guarigione oltre ad un test PCR negativo effettuato nelle 72 ore precedenti. In assenza di tale test, occorre avviare immediatamente una quarantena fiduciaria che può essere interrotta non appena si possa esibire un test PCR molecolare negativo.

Sono però esonerati dal test (e da ogni quarantena) coloro che hanno già ricevuto il richiamo del vaccino o che possono dimostrare di essere guariti da infezione Covid-19 negli ultimi 90 giorni.

Se sprovvisti di certificato vaccinale o di guarigione validi, si può entrare in Austria ma bisogna sottoporsi a quarantena di 10 giorni, che può essere interrotta a seguito di test molecolare con esito negativo da effettuare non prima di 5 giorni dopo l'ingresso nel Paese.

GERMANIA, ITALIA INSERITA NEI PAESI A RISCHIO: QUARANTENA PER I NON VACCINATI

Dal 1° gennaio l’Italia è stata inserita tra i paesi ad alto rischio Covid-19 per la Germania.

Chiunque entri in Germania dall’Italia dal 1° gennaio 2022 deve quindi:

1) registrarsi sul portale www.einreiseanmeldung.de

2) presentare una documentazione che dimostri di essere vaccinato, guarito o di esser risultato negativo ad un tampone antigenico o molecolare nelle 48 ore precedenti l’ingresso in Germania. Tale obbligo vale anche per i bambini a partire dai 6 anni.

3) obbligo di quarantena di 10 giorni per chi non è vaccinato o guarito. Le persone vaccinate o guarite non sono tenute a rispettare la quarantena, a partire dal momento in cui inviano alle competenti autorità sanitarie, tramite il portale online www.einreiseanmeldung.de, una documentazione che dimostri la vaccinazione o la guarigione. Chi non è vaccinato o guarito, deve invece rispettare almeno 5 giorni di quarantena prima di poter effettuare un secondo test, inviare la relativa documentazione alle competenti autorità sanitarie ed interrompere l'isolamento (in caso di risultato negativo). Se non si invia il risultato negativo del secondo test, la quarantena dura 10 giorni.

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