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Torna la zona gialla in Italia, nuove restrizioni ai viaggi in Europa

Covid-19 e viaggi, aumentano le restrizioni agli spostamenti in Italia e in Europa

Pubblicato da
Tribordo·29/11/2021
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Cari Pirati, nelle ultime settimane abbiamo dovuto purtroppo ricominciare ad aggiornarvi sul ritorno in Europa di nuove restrizioni (leggi qui e qui), per le quali abbiamo dovuto usare di nuovo le parole lockdown e coprifuoco che speravamo di non dover più sentire, mentre in Italia è stato approvato il cosiddetto "super Green Pass", o meglio "Green Pass rafforzato", con misure restrittive per i non vaccinati (vedi qui).

Alla quarta ondata della variante delta del virus si è aggiunta negli ultimi giorni la paura, per ora in realtà ingiustificata, della nuova variante omicron. Il risultato è che sono tornati anche nel nostro paese i blocchi dei voli da alcuni paesi (nel caso specifico, dall'Africa meridionale) mentre nel frattempo alcuni paesi restringono le maglie degli arrivi e della libertà dei movimento dei propri cittadini.

Vediamo tutto nel dettaglio, ricordandovi anche della nostra pagina speciale Coronavirus e Viaggi.

Dettagli

LA NUOVA MAPPA EUROPEA DEI CONTAGI

Partiamo dall'Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control), che ha pubblicato giovedì scorso la nuova mappa aggiornata dei contagi (la trovate qui in basso) e chiarisce molto bene qual è la situazione in Europa.

Rispetto alla scorsa settimana sono aumentate le zone in rosso, che ora coinvolgono anche tutta la penisola iberica, mentre rimane al livello più alto di rischio buona parte dell'Europa centro-orientale. L'Italia è forse il paese che continua a comportarsi meglio rispetto al resto del continente, con la maggioranza delle regioni ancora con la fascia di rischio ridotta (gialla), anche se le regioni "rosse" sono in deciso aumento.

ITALIA, TORNA LA ZONA GIALLA

Nel nostro paese però tornano le prime restrizioni da "zona gialla", con la prima regione che torna di questo colore dopo quasi due mesi (da fine agosto a inizi ottobre era stato il turno della Sicilia).

Si tratta del Friuli Venezia Giulia (la provincia di Bolzano ha evitato la misura al'ultimo momento, ma è a forte rischio per la prossima settimana), che dopo l'ordinanza del Ministero della Salute di venerdì, torna da oggi in zona gialla e per almeno due settimane.

La principale differenza è quella dell'obbligo di utilizzo delle mascherine anche all’aperto, ma il governo ha deciso anche che in Friuli Venezia Giulia entrerà in vigore il Green Pass “rafforzato” con una settimana di anticipo rispetto alle altre regioni in zona bianca.

Quindi già da oggi in questa regione accedere agli eventi e nei luoghi pubblici come i ristoranti sarà possibile soltanto con il Green Pass “rafforzato”, quindi solo per i vaccinati o guariti. Poiché il sistema informatico di riconoscimento dei QR Code non è stato ancora aggiornato, al momento per superare i controlli sarà necessario presentare il certificato vaccinale o quello di avvenuta guarigione in versione completa.

L'obbligo di Green Pass base sui mezzi pubblici entrerà invece in vigore, come nel resto d'Italia in zona bianca, dal 6 dicembre come previsto.

BLOCCO DEI VOLI DALL'AFRICA MERIDIONALE

L'Italia, come buona parte dell'Europa (e non solo), con l'arrivo delle prime notizie relativa alla variante omicron, individuata in Sud Africa, ha bloccato i voli in arrivo nel nostro paese provenienti da diversi paesi dell'Africa meridionale.

L'ordinanza del ministero della Salute prevede infatti il divieto di "ingresso e transito nel territorio nazionale alle persone che nei quattordici giorni antecedenti hanno soggiornato o transitato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Malawi, Mozambico, Namibia, Eswatini, a eccezione dei cittadini italiani che abbiano la residenza anagrafica in Italia da data anteriore alla presente ordinanza, unitamente ai figli minori, al coniuge o alla parte di unione civile, a condizione che non manifestino sintomi da Covid-19".

Per i rientri al proprio domicilio si applica una normativa speciale, con doppio tampone e quarantena di 10 giorni, più test a fine quarantena.

Nella stessa ordinanza è vietato il traffico aereo diretto in Italia proveniente dagli stessi paesi africani.

Le disposizioni si applicano per ora fino al 15 dicembre.

REGNO UNITO, STRETTA SUGLI INGRESSI

Alcuni paesi hanno adottato misure ancora più restrittive che non riguardano solo i paesi dell'Africa meridionale, oggetto di misure simili a quelle italiane anche nel resto d'Europa.

Il Regno Unito ha infatti deciso che, a partire da domani, 30 novembre, tutti i viaggiatori che entrano nel paese, indipendentemente dalla fascia di rischio del loro paese di provenienza e anche se vaccinati, dovranno sottoporsi a isolamento, fare un test PCR dopo due giorni dall'arrivo e solo dopo aver ottenuto il risultato negativo potranno, se vaccinati, interrompere la quarantena.

BLOCCO DEGLI ARRIVI ANCHE IN MAROCCO, GIAPPONE, ISRAELE

Israele è stato tra i primi paesi ad imporre un blocco agli ingressi dall’estero, scattata già dalla mezzanotte di oggi, lunedì. Potranno entrare nel paese solo i cittadini israeliani, ma anche quelli vaccinati dovranno sottoporsi a un tampone, mettersi in quarantena per almeno tre giorni e poi sottoporsi a un altro tampone. Le restrizioni agli ingressi dall’estero in Israele rimarranno in vigore per almeno due settimane.

Entrano in vigore da oggi restrizioni simili anche in Marocco, e da domani in Giappone.

OLANDA, ESTESO IL COPRIFUOCO

Nel frattempo aumentano le restrizioni interne in molti paesi europei.

L'Olanda aveva già varato un coprifuoco, che ora è stato anticipato negli orari, chiudendo la maggior parte delle attività, compresi bar, ristoranti e negozi, tra le 17 e le 5 di mattina.

La misura sarà attiva per almeno 3 settimane, e riguarda naturalmente anche i luoghi di intrattenimento come caffè, musei e cinema, mentre i nuovi orari non si applicano ai negozi di beni essenziali.

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