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Parte il super green pass, tornano i tamponi per l'estero

Covid-19 e viaggi, da oggi parte il "Super Green Pass"; in Europa aumentano i paesi che ora chiedono il tampone all'ingresso e avanza l'obbligo vaccinale

Pubblicato da
Tribordo·06/12/2021
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Cari Pirati, da circa un mese abbiamo ripreso ad aggiornarvi sul ritorno in Europa di nuove restrizioni (leggi qui, qui e qui)e sull'approvazione in Italia del cosiddetto "Super Green Pass", o meglio "Green Pass rafforzato", con misure restrittive per i non vaccinati (vedi qui) e il ritorno della zona gialla (vedi qui).

Anche oggi ci sono tante novità da raccontarvi. Nel giorno della partenza del Green Pass rafforzato, il governo ha spiegato in alcune FAQ cosa si può fare nel nostro paese a seconda che si abbia il "super" Green Pass, il Green Pass "base" o nessuno dei due, e a seconda del colore della nostra regione. Arriva inoltre un'altra regione in zona gialla, mentre in Europa alcuni paesi hanno approvato o stanno approvando l'obbligo vaccinale, aumentano i casi di paesi che chiedono ora, anche ai vaccinati, il tampone per l'ingresso, un po' come avveniva prima dell'introduzione del Green Pass europeo a luglio.

Vediamo tutto nel dettaglio, ricordandovi anche della nostra pagina speciale Coronavirus e Viaggi.

Dettagli

LA NUOVA MAPPA EUROPEA DEI CONTAGI

Partiamo dall'Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control), che ha pubblicato giovedì scorso la nuova mappa aggiornata dei contagi (la trovate qui in basso) e chiarisce molto bene qual è la situazione in Europa.

Rispetto alla scorsa settimana sono aumentate le zone in rosso, con le sole Italia e Spagna ad avere ancora regioni in giallo e un aumento anche delle zone a rischio maggiore (in rosso scuro), concentrate nell'Europa centrale e dell'est. L'Italia continua ad essere il paese in una situazione relativamente migliore meglio rispetto al resto del continente, anche se le regioni con la fascia di rischio ridotta (gialla) non sono più la maggioranza e la situazione è comunque in progressivo peggioramento.

ITALIA, UN'ALTRA REGIONE IN ZONA GIALLA

Nel nostro paese già da una settimana sono tornate dopo quasi due mesi le prime restrizioni da "zona gialla", con il Friuli Venezia Giulia che aveva inoltre anticipato di una settimana le misure del "Green Pass rafforzato".

L'ultima ordinanza del ministero della Salute prevede che da oggi, lunedì 6 dicembre, e per almeno 15 giorni, anche alla provincia di Bolzano si applicano le misure da zona gialla.

La principale differenza con la zona bianca è quella dell'obbligo di utilizzo delle mascherine anche all’aperto, ma come vedremo di seguito c'è anche qualche cambiamento nell'applicazione del Green Pass rafforzato.

DA OGGI SUPER GREEN PASS, LE FAQ DEL GOVERNO

Come vi abbiamo già spiegato qui, da oggi e fino al 15 gennaio entrano in vigore in Italia le norme del cosiddetto "Super Green Pass" o "Green Pass rafforzato", che prevedono restrizioni differenziate per le seguenti categorie di persone: in possesso di Green Pass rafforzato (solo quindi vaccinati o guariti), in possesso di Green Pass base (anche con tampone), senza Green Pass.

Le misure sono però anche da incrociare con il colore della regione, perché ci sono restrizioni progressive man mano che si passa dalla zona bianca a quella gialla o arancione.

Le combinazioni ovviamente sono molte, per questo il governo sta aggiornando la pagina della FAQ e ha inoltre pubblicato un'utile tabella che riepiloga tutte le diverse situazioni.

Vi rimandiamo alla tabella per quanto riguarda gli ingressi in uffici pubblici, bar e ristoranti, attività culturali e sportive e così via, ma qui vogliamo ricordare almeno le norme più legate al turismo, ovvero quelle per gli spostamenti e per le strutture ricettive.

Molto importante è che per quanto riguarda i mezzi di trasporto pubblici di linea (aerei, treni, navi e traghetti, bus interregionali, ma anche tutti i mezzi del servizio pubblico locale e regionale) l'accesso è consentito solo ai possessori di Green Pass (anche solo quello base), senza modifiche a seconda del colore della regione. Per quelli non di linea (taxi, ncc, ecc.) l'accesso è consentito a tutti.

Per quanto riguarda gli spostamenti con mezzo proprio, sono sempre consentiti nel proprio comune (tranne ovviamente in zona rossa), sono consentiti nell'ambito della propria regione o verso altre regioni (ma in zona arancione per chi non ha il Green Pass solo solo per lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune).

Per quanto riguarda le strutture ricettive, l'accesso ai servizi di alloggio è consentito solo ai possessori di Green Pass (anche base). I servizi di ristorazione non esclusivi per gli ospiti sono aperti all'aperto per tutti (ma in zona arancione non a chi non ha Green Pass o ha solo quello base), al chiuso solo per chi ha il Green Pass rafforzato, indipendentemente dal colore della regione.

STATI UNITI, MISURE PIÙ RESTRITTIVE PER L'INGRESSO

Gli Stati Uniti, che hanno riaperto ai viaggiatori vaccinati europei dall'8 novembre, dopo l'arrivo della variante omicron del virus hanno deciso misure più restrittive per l'ingresso dei turisti.

In particolare, dal 6 dicembre i viaggiatori vaccinati hanno l'obbligo di esibire all'imbarco l'esito negativo di un Covid-test (test molecolare o antigenico) effettuato non più 3 giorni prima della partenza ma il giorno prima della partenza. Ad esempio, se la partenza è prevista a qualsiasi orario di domenica, il test dovrà essere effettuato in un qualsiasi momento del sabato (vedi qui e qui per info più dettagliate).

Viene inoltre raccomandato, ma non è obbligatorio, di effettuare un ulteriore test (molecolare o antigenico) tra il terzo e il quinto giorno dall'arrivo nel Paese.

TEST RICHIESTO ALL'INGRESSO IN MOLTI PAESI EUROPEI

Le misure più restrittive all'ingresso, già previste da qualche giorno ad esempio nel Regno Unito, si stanno diffondendo anche in altri paesi europei.

Sembra di tornare indietro ad un periodo precedente all'introduzione del Green Pass europeo, che ha di molto semplificato i viaggi all'interno dell'Unione, perché in molti casi le restrizioni si applicano anche ai vaccinati. Vediamo alcuni casi.

La Norvegia ad esempio chiede un test 24 ore prima per i non vaccinati, ma tutti i viaggiatori in arrivo, vaccinati, guariti e non vaccinati, devono sottoporsi a un test (PCR o antigenico rapido) immediatamente all’arrivo. Qualora non fosse possibile effettuare il test alla stazione di frontiera, si deve effettuare il test entro le 24 ore successive all’arrivo.

In Irlanda chi ha il Certificato COVID digitale dell'UE deve comunque presentare la prova di un risultato negativo di un test antigenico eseguito non più di 48 ore prima dell'arrivo nel Paese oppure, in alternativa, la prova di un risultato negativo di un test RT-PCR eseguito non più di 72 ore prima dell'arrivo nel Paese.

Cipro ha inserito l'Italia nel gruppo di paesi in "Categoria Rossa" per cui è necessario un doppio test, pre partenza e all'arrivo, e attendere in isolamento i risultati del test all'arrivo.

Nel Regno Unito, lo ricordiamo, dal 7 dicembre è ora obbligatorio un test pre-partenza anche per i vaccinati: può essere molecolare o antigenico e deve essere effettuato max 48 ore prima dell'ingresso. Questo test si aggiunge al test obbligatorio 48 ore dopo l'ingresso, da prenotare e pagare prima dell'arrivo, con quarantena obbligatoria fino alla comunicazione dei risultati.

Ricordiamo anche il recente blocco degli arrivi per tutti i turisti da parte di Marocco, Giappone e Israele.

OBBLIGO VACCINALE

In Europa si fa sempre più strada l'obbligo vaccinale.

Dopo l'Austria che lo ha già deciso a partire da febbraio (con multe di 3.800€), la misura è stata annunciata per gennaio dalla Grecia, ma limitatamente agli over 60, e prevede una sanzione mensile di 100€.

Anche in Germania la decisione si fa sempre più vicina, e se ne sta parlando in altri paesi europei.

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