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EÈ un momento di grandi novità per il turismo italiano, con le eccellenti notizie sull'abolizione di liste e restrizioni per viaggiare dall'Italia anche fuori dall'Europa (vedi il nostro articolo e le info su Viaggiare Sicuri).
Oggi diversi nuovi paesi aboliscono le restrizioni imposte dalla pandemia o allentano le misure, per cui è ancora più facile viaggiare!
Naturalmente sappiamo che tutto ciò è stato offuscato e passa in secondo piano di fronte alla tragedia della guerra in Ucraina (vedi la nostra posizione e come aiutare), ma il nostro compito rimane continuare a informarvi sulle notizie del turismo, soprattutto quando sono buone notizie, cosa che in questo periodo difficile non guasta.
Dopo l'allentamento delle restrizioni Covid in due tra le destinazioni preferite dai Pirati (Dubai e la Giordania, ve ne abbiamo parlato qui), oggi vi parliamo dell'Irlanda e dell'Ungheria che eliminano tutte le restrizioni di viaggio e della netta semplificazione di paesi come Grecia, Turchia, India e paesi scandinavi, mentre altri paesi europei si preparano ad eliminare anche le restrizioni interne.
Vediamo tutto nel dettaglio, ricordandovi anche della nostra pagina speciale Coronavirus e Viaggi.
L'Irlanda ha eliminato tutte le restrizioni di viaggio per gli arrivi nel Paese imposti dalla pandemia, indipendentemente dallo status di vaccinato o meno del viaggiatore.
L'allentamento delle regole è già entrato in vigore e comprende anche la rimozione dell’obbligo di compilazione del PLF: sostanzialmente si torna al regime pre-pandemia.
I viaggiatori quindi non sono così più tenuti a mostrare all'arrivo la prova di vaccinazione, oppure la prova di guarigione da Covid o un test PCR negativo. Inoltre, non ci sono test post-arrivo o requisiti di quarantena per i visitatori.
La Grecia semplifica l'ingresso nel paese, e dal 15 marzo 2022 verrà abolito l'obbligo di compilazione del modulo di localizzazione passeggeri (Plf) per l'ingresso nel paese.
Rimane la necessità di presentare la Certificazione Digitale Covid-UE (il Green Pass), che attesti il completamento del ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, la guarigione da Covid-19 negli ultimi 180 giorni o il risultato negativo ad un tampone molecolare PCR nelle 72 ore prima dell’ingresso in Grecia o tampone antigenico rapido effettuato nelle 24 ore prima dell’ingresso in Grecia.
Inoltre, un nuovo protocollo sanitario semplifica la vita del turista anche una volta giunto nel paese: la capacità degli autobus turistici passa dall'85% al 100%, pur mantenendo invariate le restanti misure di protezione - ventilazione naturale, uso di mascherine.
Rimane obbligatoria per le strutture ricettive turistiche con più di 50 camere la collaborazione con un medico o una struttura sanitaria, ma viene abolito l'obbligo di utilizzo di guanti monouso per i turisti durante il buffet, oltre a varie altre semplificazioni.
Dal 7 marzo l'Ungheria ha eliminato le restrizioni di viaggio e per l'ingresso nel paese.
È dunque di nuovo possibile entrare in Ungheria senza necessità di Green Pass, certificati di guarigione o test anti-Covid. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito web della Polizia ungherese.
Dal 1° marzo la Turchia è nuovamente raggiungibile dall'Italia, dopo l'abolizione delle liste.
L'ingresso è possibile dimostrando la vaccinazione o la guarigione dal Covid-19, o in alternativa il risultato negativo del test PCR effettuato nelle 72 ore precedenti all’arrivo o di un test antigenico rapido effettuato non oltre le 48 ore precedenti l’ingresso nel Paese, e le stesse regole sono valide per il rientro in Italia.
Necessario anche compilare il PLF seguendo questo link, e che porta al rilascio di un codice Hes, richiesto in alcuni casi come per l'ingresso nei centri commerciali o per i viaggi sui mezzi pubblici locali.
Turkish Airlines offre al momento voli diretti per Istanbul da Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Venezia, Napoli, Bologna e Catania.
Dopo circa 2 anni di blocco dei voli internazionali, l'India elimina dal 27 marzo tutte le restrizioni ai voli internazionali legate alla pandemia di Covid-19.
Lo ha annunciato il governo indiano, sottolineando che la riapertura è stata resa possibile dai passi avanti compiuti dalla campagna vaccinale: sono state vaccinate con doppia dose oltre 800 milioni di persone, quasi il 60% dell’intera popolazione.