Cinque giorni a passo lento tra le Dolomiti, immersi nei boschi, tra pascoli profumati e sapori autentici: il Primiero Slow Tour è l’itinerario perfetto per chi vuole scoprire la montagna con calma, un passo dopo l’altro. Un trekking ad anello che racconta il territorio in modo autentico, tra rifugi accoglienti e paesaggi da cartolina.
Preferisci esplorare queste valli su due ruote? Abbiamo preparato per te una guida completa alla vacanza outdoor in bici, tra trail panoramici, e-bike, pump track e grandi eventi MTB come la Mythos Primiero Dolomiti. E se stai iniziando a sognare la neve, qui trovi tutte le informazioni utili per organizzare la tua vacanza estiva o invernale a San Martino di Castrozza, tra sci, ciaspole, rifugi e magia dolomitica.
San Martino di Castrozza è un luogo dove la montagna si vive con calma. Ai piedi delle maestose Pale di San Martino, tra boschi di abeti, pascoli soleggiati e silenzi preziosi, questo angolo di Dolomiti invita a rallentare il passo, ad ascoltare i ritmi della natura e a riscoprire la bellezza delle cose semplici. Un territorio autentico, perfetto per chi cerca esperienze genuine, lontane dalle rotte affollate.
C’è un modo diverso per scoprire la montagna, fatto di pause, panorami, incontri autentici e passi misurati. Si chiama Primiero Slow Tour, ed è un trekking ad anello che si snoda attorno alla Valle di Primiero, tra il Parco Naturale Paneveggio–Pale di San Martino e le Vette Feltrine.
Il tour è pensato per chi ama camminare senza fretta, con lo zaino in spalla e il desiderio di esplorare anche ciò che spesso sfugge: un rifugio familiare, il profumo del bosco, i sapori di una cucina che parla di territorio.
Il percorso, lungo sentieri ben segnalati (SAT), si sviluppa in 5 tappe con partenza e arrivo a Fiera di Primiero. Ogni giorno si può scegliere tra varianti più o meno impegnative, e il servizio autobus incluso nella San Martino Guest Card offre flessibilità nei trasferimenti.
Il viaggio comincia nel cuore di Fiera di Primiero, tra vie tranquille e scorci alpini. Costeggiando il torrente Canali si raggiunge Tonadico, e da lì si sale lungo un sentiero immerso nel verde verso Castel Pietra, antico baluardo della vallata, oggi silenzioso custode di un passato lontano.
Tra radure e tratti ombrosi si arriva al Laghetto e Villa Welsperg, specchio d’acqua che riflette il profilo delle Pale e regala una delle viste più iconiche del tour. Inizia qui il Sentiero delle Muse Fedaie, itinerario sensoriale ideato dal Parco Naturale, che conduce a Villa Welsperg, tra pannelli didattici, profumi di bosco e suggestioni sonore.
Da lì il sentiero 738 si inoltra tra larici, abeti e scorci sulla Val Canali, una delle valli più scenografiche dell’intero arco dolomitico. Dopo l’ultimo tratto in salita, si arriva a Passo Cereda (1.369 m), dove un rifugio accogliente segna la fine della prima tappa.
📍 Punti forti: Castel Pietra, Laghetto Welsperg, Val Canali
⏱️ Dislivello: 750 m | Difficoltà: media
La giornata inizia con una salita leggera lungo il sentiero 729, che conduce ai pascoli di Malga Fossetta, ideale per una sosta tra sapori locali e viste aperte. Si prosegue sul sentiero 723, che costeggia il Col Spiz tra boschi silenziosi e scorci sulla valle, fino ad arrivare alla zona panoramica di Domadoi, da cui si aprono due alternative.
Chi cerca un’esperienza più impegnativa può imboccare la variante alta sul sentiero 744 fino alla Croce del Monte Padella (1.850 m), un vero balcone naturale che abbraccia le Pale, il Lagorai e le Vette Feltrine.
In alternativa, la variante bassa prosegue su sentieri forestali e prati aperti, offrendo un cammino più dolce ma comunque ricco di scorci suggestivi e atmosfere autentiche.
Entrambe le opzioni portano al Rifugio Caltena, adagiato in posizione panoramica, tra il verde dei prati alti e le luci del fondovalle.
📍 Punti forti: Croce del Monte Padella, boschi di Domadoi
⏱️ Dislivello: fino a 700 m | Difficoltà: medio-alta (con variante)
Dal Rifugio Caltena il sentiero scende dolcemente tra pascoli e boschi fino alla località Poit, dove si apre la salita verso la cresta del monte Cordogné attraverso il sentiero 728A. Il tracciato segue un crinale suggestivo, con ampie vedute sulle Vette Feltrine e frequenti soste panoramiche segnalate da panchine e pannelli informativi.
Il paesaggio cambia continuamente: si passa da fitti boschi a prati aperti, fino a raggiungere la zona di San Giovanni, luogo molto amato dai locali, con la sua piccola chiesa affacciata su un vasto orizzonte dolomitico.
Dopo una breve discesa si prosegue verso Val de Riva, dove il cammino regala una delle emozioni più forti del tour: il passaggio sul ponte sospeso sul Rio Giasinozza, 30 metri sopra il torrente, per una vista vertiginosa e memorabile.
Da qui, l’ultimo tratto di sentiero risale nel bosco fino a raggiungere il tranquillo e accogliente Rifugio Fonteghi, incastonato tra le valli laterali del Primiero.
📍 Punti forti: San Giovanni, ponte sospeso, vista sulle Feltrine
⏱️ Dislivello: 500 m | Difficoltà: media
Questa quarta tappa è un’immersione nella dimensione più selvaggia e silenziosa del tour. Dal Rifugio Fonteghi si imbocca il sentiero 735 che sale gradualmente tra boschi profondi e radure nascoste, fino a collegarsi alla strada forestale della Valpiana.
Si entra così nel Sentiero degli Abeti Giganti, un percorso ad anello dedicato a veri colossi verdi: alcuni abeti rossi e bianchi di questa zona superano i 50 metri d’altezza, creando un’atmosfera quasi fiabesca.
Dopo una sosta a Malga Val de Stua di Sopra, situata in posizione panoramica ai piedi delle Vette Feltrine, si prosegue lungo forestali tranquille, alternando saliscendi leggeri e ampi tratti immersi nel verde. La vista si apre improvvisamente sui pascoli di Pian Grant, da cui si intravedono il tetto del Rifugio Vederna e la chiesetta della Madonna della Neve, ultimi punti di riferimento prima del meritato riposo in rifugio.
📍 Punti forti: Abeti Giganti, malghe, pascoli aperti
⏱️ Dislivello: 600 m | Difficoltà: media-lunga ma regolare
L’ultima tappa si apre con una salita breve ma intensa fino alla Croce del Monte Vederna (1.584 m), una terrazza naturale con una vista completa sul fondovalle del Primiero, il gruppo del Folga-Grugola e le Pale di San Martino sullo sfondo. Rientrati al rifugio, si imbocca il sentiero 736 che scende tra boschi fitti e tratti ripidi verso la Val Noana, seguendo il tracciato della val Caora fino a sfiorare il fondo valle.
L’itinerario prosegue accanto alla strada asfaltata – evitando le gallerie – fino all’ingresso del sentiero Gavion, che porta rapidamente verso Imer. Da qui si ritorna gradualmente alla civiltà percorrendo la ciclopedonale del Primiero, in direzione Mezzano. L’ultimo tratto del cammino segue il percorso della Madonna del Sass, un sentiero che corre a mezza quota tra prati e radure, fino a scendere dolcemente verso Fiera di Primiero.
📍 Punti forti: Croce del Monte Vederna, ciclopedonale, Madonna del Sass
⏱️ Dislivello: 800 m discesa | Difficoltà: media
Percorso segnalato SAT
Possibilità di varianti più facili
Trasporti locali gratuiti con San Martino Guest Card
Rifugi autentici con cucina tipica e atmosfera famigliare
Notti aggiuntive e guida alpina disponibili su richiesta
Itinerario adatto a escursionisti mediamente allenati
Per un’esperienza più profonda, puoi integrare il trekking con momenti di riconnessione come il barefoot trail delle Muse Fedaie, il percorso sensoriale Immèrgiti a Imer o il Parco benessere Navoi.
Se il Primiero Slow Tour ti ha fatto venire voglia di infilare ancora gli scarponi e partire per una nuova avventura, sappi che questo angolo delle Dolomiti offre molte altre esperienze di trekking itinerante, tra rifugi d’alta quota, vie ferrate e sentieri panoramici da percorrere in autonomia o con guida.
Un tour adrenalinico e spettacolare, pensato per chi vuole scoprire le Pale di San Martino in modo diverso: scalando, camminando, vivendo la montagna da dentro. Il Palaronda Ferrata Tour si sviluppa lungo un circuito di 4 o 6 giorni, su vie ferrate e sentieri attrezzati ben segnalati, con pernottamenti in rifugi alpini autentici.
➡️ Se sei alla prima esperienza, puoi affidarti all’esperienza delle guide alpine delle Aquile di San Martino di Castrozza e Primiero, che accompagneranno il tuo gruppo (da 2 a 4 persone) in tutta sicurezza.
➡️ Se invece sei già esperto/a, puoi affrontare l’itinerario in autonomia, con mappa e zaino in spalla.
✔️ 3–5 notti nei rifugi alpini (camere multiple) con cene e colazioni nei rifugi
✔️ 1 pass A/R per gli impianti Colverde–Rosetta
✔️ Accompagnamento con guida alpina (solo in opzione guidata)
✔️ Cartina Tabacco in omaggio e gadget ricordo
Per visualizzare il contenuto è necessario accettare i cookie e la politica sulla privacy di questo servizio esterno.
Due regioni, due parchi naturali, un’unica linea di cammino che li attraversa: il Park2Trek Dolomites è un itinerario emozionante che unisce la ricchezza botanica del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi alla maestosità rocciosa del Parco Naturale Paneveggio–Pale di San Martino.
Il tracciato segue per ampi tratti la storica Alta Via n.2, una delle più affascinanti dell’arco alpino, che da Feltre sale attraverso le Vette Feltrine, attraversa l’altopiano delle Pale di San Martino e giunge infine al Passo Valles, punto d’ingresso al cuore del Trentino.
È un trekking impegnativo, pensato per chi ha già esperienza e desidera vivere una traversata vera e propria, immerso in paesaggi molto diversi tra loro: dalle gole selvagge e ombrose delle Dolomiti Bellunesi alle vette rocciose battute dal vento, fino ai pascoli alti e ai boschi di larice che accompagnano la discesa nel Primiero.
Durante il percorso si dorme in rifugi d’alta quota, si cammina per giornate intere senza incontrare strade, si sale e si scende con il solo ritmo delle proprie gambe. La varietà degli ambienti attraversati è uno dei suoi punti forti: le Vette Feltrine, con la loro quiete assoluta, contrastano con l’ambiente spettacolare e quasi lunare delle Pale, fino a confluire nei boschi ricchi d’acqua e di fauna del Paneveggio.
👉 È consigliato a chi ha già esperienza in escursionismo di più giorni ed è adeguatamente equipaggiato/a. Possibilità di affrontarlo in autonomia o con il supporto delle Aquile di San Martino di Castrozza e Primiero per tappe guidate.
Il territorio di San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi offre una rete capillare di sentieri escursionistici, adatti a ogni livello di esperienza: dalle passeggiate di poche ore ai trekking di più giorni, fino agli itinerari tematici tra natura, storia e sapori locali.
Che tu voglia salire in quota o restare a fondovalle, troverai percorsi ben segnalati, paesaggi sorprendenti e rifugi pronti ad accoglierti.
Qualunque tour tu scelga, c’è un elemento che rende davvero speciale ogni trekking dolomitico: la notte in rifugio. Dopo una giornata di cammino, ritrovarsi seduti attorno a un tavolo con altri escursionisti, gustare una zuppa calda, ascoltare il silenzio della sera che cala tra le montagne... è un’esperienza che lascia il segno.
I rifugi della zona offrono ospitalità semplice ma autentica, con attenzione ai prodotti locali e alla sostenibilità. E al mattino, la luce dell’alba sulle cime è la miglior sveglia che si possa desiderare.
Diciamo la verità: ti abbiamo fatto venire voglia di passare una vacanza indimenticabile ai piedi delle Pale di San Martino ma non vuoi dormire in rifugio?
Se ti stai domandando come programmare al meglio il tuoi viaggio, su questa pagina trovi tantissime schede piene di informazioni sugli hotel offerti dalla valle.
Utilizziamo i cookie per migliorare la vostra esperienza di navigazione, proporre contenuti personalizzati e analizzare il nostro traffico. Facendo clic su "Accetta tutto", l'utente accetta questo e acconsente alla condivisione di queste informazioni con terze parti e al trattamento dei suoi dati negli Stati Uniti. Per ulteriori informazioni, leggere la nostra .
È possibile modificare le proprie preferenze in qualsiasi momento. In caso di rifiuto, utilizzeremo solo i cookie essenziali e, purtroppo, non riceverete alcun contenuto personalizzato. Per negare il consenso, .