Scopri la Patagonia Argentina, i suoi incredibili scenari naturali, la sua fauna particolare e la sensazione di ammirare l’infinito. Una vacanza in questa terra ti lascerà i ricordi indelebili che solo un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura, del silenzio e della fotografia può regalare.
Propaggine estrema dell’America del Sud, la Patagonia è divisa tra l’Argentina e il Cile, ha un territorio peculiare e grandi distanze da percorrere, spesso su strade semideserte.
Qui troverai consigli su cosa non puoi perdere in questa zona, tenendo presente che, trattandosi dell’emisfero australe, le stagioni sono opposte alle nostre.
Cosa ne dici, partiamo?
Cose utili da sapere per organizzare un viaggio in Patagonia:
Documento: passaporto con validità residua non inferiore al periodo di permanenza, non è richiesto visto per soggiorni di durata inferiore ai 90 giorni.
Valuta: Peso Argentino
Sanità: è consigliata un'assicurazione, la sanità a pagamento è di ottimo livello
Fuso orario: - 4 ore rispetto all’Italia (- 5 ore quando è in vigore l’ora legale)
Lingua: spagnolo
Elettricità: è necessario munirsi di adattatori per le prese argentine, che sono di tipo I
La Patagonia è consigliata soprattutto a chi ama le passeggiate e la fotografia. Spazzata dai venti dominanti da sud che portano il gelo dell’Antartide, questa regione presenta ampie steppe e altopiani che possono raggiungere i mille metri di altitudine, le vette della Cordigliera Andina e coste ricche di vita. In primavera e in autunno i colori sono meravigliosi ed è più facile avvistare gli animali che si risvegliano o si preparano al letargo. L’estate è la stagione migliore, perché il clima è più mite, la natura rigogliosa e i sentieri facilmente percorribili.
Se visiti per la prima volta la Patagonia, che nella parte argentina si estende da nord a sud dal Río Colorado fino alla Terra del Fuoco, da ovest a est dalla Cordigliera Andina fino all'Oceano Atlantico, non perderti queste attrazioni.
Ushuaia, nella Terra del Fuoco, è la località più meridionale al mondo ed è un punto di partenza delle crociere nell’Antartico. È piccola e, oltre al cartello dove fare la foto di rito, propone anche il Museo della Fine del Mondo, con la storia della cittadina e oggetti che illustrano la vita di indigeni, pionieri, naufraghi e missionari che l’hanno costruita. Da Ushuaia partono anche le imbarcazioni che percorrono il Canale di Beagle, dove potrai osservare colonie di cormorani e pinguini, leoni marini e, nel periodo migratorio, balene.
Questo villaggio sulle rive del Lago Argentino è il punto di partenza per visitare Il Parco Nazionale de Los Glaciares, dove potrai ammirare i ghiacciai della Patagonia. Il più esteso (ben 250 km²) è il Perito Moreno. Oltre a essere uno spettacolo della natura veramente mozzafiato, è la terza riserva d’acqua dolce del mondo. Nel parco si trova anche il Cerro Chaltén, la montagna di 3000 metri di altezza che gli indigeni consideravano sacra.
La Riserva Naturale di Punta Tombo ospita la più grande colonia al mondo di pinguini di Magellano ed è quindi obbligatorio visitarla se si vogliono fotografare questi splendidi animali. Qui ci sono sentieri, ponti e passerelle da cui osservare le femmine che covano o i piccoli che vengono nutriti dagli adulti (i mesi migliori sono quelli tra novembre e gennaio).
Puerto Madryn, città fondata nel 1886 dai coloni gallesi nell’acqua del Golfo Nuevo, è uno dei centri urbani di riferimento della Patagonia. Qui si possono ammirare le statue dei coloni più illustri e degli indigeni tehuelche che abitavano la zona. È il secondo porto per importanza di tutta l’Argentina ma, come sempre accade in questo territorio, le bellezze maggiori sono le tante specie animali che popolano le acque antistanti, come leoni ed elefanti marini, foche e balene.
Patrimonio dell’Umanità UNESCO, questa penisola è un parco zoologico di 400.000 ettari dove gli animali vivono liberi. Qui, fotografare e osservare uccelli stanziali e migratori, come albatros e cormorani, armadilli, guanachi (lama della Patagonia), lepri e struzzi, è veramente un gioco da ragazzi. Lungo la costa, gli immancabili pinguini, foche e leoni marini, nonché delfini e, in stagione, le balene.
Questa città è chiamata la “Svizzera Argentina”, perché ha alle spalle le Ande dove si possono praticare trekking, alpinismo e sci. Fondata nel 1895 da italiani bellunesi, tedeschi e austriaci, sembra veramente una località alpina e ospita la stazione sciistica di riferimento per il Paese.
R: Poiché il clima a quelle latitudini è sempre piuttosto rigido, è consigliabile sfruttare i mesi primaverili ed estivi, cioè quelli che nel nostro emisfero vanno da ottobre a marzo. Il mese più caldo è solitamente gennaio.
R: Il viaggio aereo è piuttosto lungo, con molte variabili dovute al numero di scali per arrivare a Buenos Aires. Non sono disponibili collegamenti diretti dall’Italia alla Patagonia, quindi è necessario prendere un altro volo per Ushuaia o per El Calafate. Le ore minime a bordo di un aereo sono circa 18.
R: Fermo restando che, se si visita anche Buenos Aires, è necessario un abbigliamento estivo (clima caldo umido), per la Patagonia è consigliabile portare con sé capi e accessori pratici che proteggano da temperature fresche e, soprattutto, dal vento. Indispensabili indumenti impermeabili e scarpe comode, meglio se pensate per il trekking. Infine, non dimenticare gli occhiali da sole, la crema solare e un buon binocolo.
R: I piatti tipici di questa regione sono il cordero (agnello) alla brace e, nella città di Ushuaia, la centolla, ossia il granchio gigante. La bevanda immancabile è il Mate, ricavato dalle foglie dell’omonima pianta messe in infusione. Naturalmente, non mancano altri tipi di carne (quella argentina è ottima) e di pesce.
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