La Polinesia francese è una meta turistica molto famosa, ambita da milioni di persone, soprattutto per i suoi paesaggi incontaminati. Spesso associata ai viaggi di nozze, la realtà è che non serve aspettare di sposarsi per visitare questi luoghi fantastici: fai le valigie vieni a scoprire lo stupendo arcipelago di cui era perdutamente innamorato Paul Gauguin!
La Polinesia francese è un arcipelago al largo dell’Australia, che vanta un complesso di 118 isole di cui solo 67 abitate.
Valuta: la moneta ufficiale della Polinesia francese è il Franco CFP. Può comunque essere tranquillamente usato l’euro per i pagamenti, ma le conversioni quasi sempre sono arrotondante per eccesso.
Visto: pur essendo territorio francese, occorre un passaporto valido per almeno 6 mesi per viaggiare verso la Polinesia. A seconda dei precedenti scali, potrebbero essere necessarie l’autorizzazione ESTA (se si viene dagli Stati Uniti) e NzeTA (Nuova Zelanda).
Patente: la patente italiana è sufficiente per guidare l’auto in Polinesia.
Fuso orario: con l’ora solare il fuso orario rispetto all’Italia è di GMT-10 per Tahiti, mentre scende a 9:30 di ritardo per le Isole Marchesi. Con l’ora legale, che la Polinesia francese non adotta, il gap scende a GMT-9 per Tahiti e GMT-8:30 per le Isole Marchesi.
Lingua: la lingua ufficiale è il francese, ma sono ovviamente usate tante lingue autoctone, fra cui il tahitiano.
Mance: la mancia in Polinesia non è obbligatoria, ma è molto gradita
Elettricità: le prese presenti sono di tipo europeo, ma per sicurezza porta sempre con te un adattatore.
Ecco una panoramica sulle destinazioni da non perdere.
L'isola più grande dell'arcipelago della Polinesia francese è Tahiti che, a sua volta, è suddivisa in due parti: a nord c'è Tahiti Nui, che potremmo tradurre come Tahiti Grande ed è la parte più popolata, con la capitale Papeete perfettamente attrezzata per il turismo di massa; a sud c'è Tahiti Iti, ovvero Piccola Tahiti, la parte selvaggia e incontaminata, quasi del tutto disabitata. La prima cosa da fare sull'isola è ovviamente godersi le sue splendide spiagge: la più famosa è quella di Puna'auia, che vanta anche una fantastica barriera corallina. Ti consigliamo inoltre di assaggiare le specialità locali: una grande varietà di pesce, sia crudo che marinato con latte di cocco o cotto in foglie sotto la sabbia per mantenere il calore, il pollo fāfā (una foglia conosciuta anche come spinacio polinesiano) e il pua'a, il maiale arrosto con cavolo.
Altra isola famosissima della Polinesia Francese, Bora Bora offre scenari naturali fantastici. La laguna è la zona in cui sorgono le strutture ricettive di lusso e le famose case galleggianti da copertina: soggiornare qui significa svegliarsi al mattino e tuffarsi in un mare paradisiaco. Immergersi nelle acque permette di entrare a contatto con la fauna marina locale: sull'isola ci sono diversi punti per fare snorkeling e, se fai una capatina al Bora Bora Turtle Center, avrai l'occasione di vedere da vicino tanti esemplari di tartarughe marine.
Se la fama della Polinesia francese è legata a Tahiti e Bora Bora, non significa che le bellezze di questo arcipelago siano limitate a queste destinazioni. Ad esempio, potresti fare una piacevole scoperta con le Isole Marchesi di origine vulcanica e situate a nord-est di Tahiti. Sono ben 12 isole, di cui però solo sei abitate. Quasi tutte presentano la sabbia nera, ad eccezione di Motu One che ospita spiagge bianche e barriera corallina. Queste isole sono chiamate anche “Terra degli Uomini”, perché gli abitanti sono dei maestri artigiani capaci di creare fantastiche incisioni e splendidi gioielli.
A 40 minuti di volo da Tahiti, le Huahine sono due isole molto vicine. Rispetto alla civilizzazione di Bora Bora e Tahiti, qui non ci sono città, ma otto piccoli villaggi, immersi nella vegetazione. Le spiagge più belle sono quelle di Parea e di Fare, con sabbia bianca e mare cristallino. Sull’isola si possono svolgere anche altre attività, oltre agli sport acquatici, come trekking ed escursioni a cavallo.
Le Isole Tuamotu sono il complesso di atolli più grande del mondo e sono dislocate in un’area dell’Oceano Pacifico che per estensione è superiore all’Europa Occidentale. Ne fanno parte: Takapoto, un'isola quasi incontaminata dove si coltivano le perle nere; Anaa, un atollo in cui ancora oggi è possibile ammirare un blocco di corallo alto 3 metri; Mataiva, chiamata “l’isola di nove occhi” perché nella sua laguna può vantare nove canali, oltre a tantissime piscine naturali; Makemo, infine, ha la particolarità di avere una sabbia il cui colore oscilla fra il rosso e il rosa.
Le Isole Gambier sono le più remote della Polinesia francese e, per questo, sono tra le più incontaminate in assoluto. Le quattro principali sono Aukena, Akumaru, Taravai e Mangareva: quest’ultima, secondo una leggenda, fu sollevata nell’oceano dal semidio Maui. Le isole Gambier sono definite “la culla delle perle polinesiane” che qui si allevano, ma per i turisti rappresentano principalmente spiagge stupende, mare cristallino ed enormi barriere coralline.
Quello che ora ti resta da fare è prenotare il primo aereo disponibile e volare verso la mitica Polinesia francese!
R: La media del costo di un biglietto per un volo andata e ritorno per la Polinesia è di 1700 euro circa.
R: Essendo dei voli che prevedono uno o più scali, la durata è tutt’altro che breve. Nella migliore delle ipotesi dall’Italia potrebbero volerci almeno 26 ore, ma spesso si possono raggiungere anche le 38 ore di viaggio.
R: Vista l’enorme distanza, è evidente che l’unico modo per raggiungere queste isole è l'aereo, atterrando presso l'aeroporto Tahiti-Faa'a.
R: Il prezzo ovviamente dipende da tutta una serie di fattori, ma volendo fare una semplice media tra costo dei voli, soggiorno e spese varie si possono considerare 2300 euro a persona.
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