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Dall’alba su Angkor Wat, quando le torri si specchiano nei bacini del tempio più importante dell’antico impero Khmer, alle iconiche facce del Bayon che raccontano il regno di Jayavarman VII, fino ai corridoi inghiottiti dalle radici di Ta Prohm, dove sono ancora visibili tracce dei lavori di restauro francesi: Siem Reap è il punto di accesso a uno dei complessi archeologici più vasti al mondo.
Oltre ai templi, la città offre mercati notturni, musei dedicati alla storia cambogiana, laboratori di artigianato e iniziative sociali da sostenere.
Siem Reap è una delle destinazioni più magiche dell’Asia, perfetta per chi cerca avventura, cultura e bellezza tra i segreti della civiltà Khmer e l’anima vibrante della Cambogia moderna attraverso cucina, tradizioni e progetti culturali.
Siem Reap è una località che regala infinite sorprese: qui potrai visitare Angkor Wat, ma anche immergerti nella vivacità della zona moderna. Ecco un tour con le tappe da non perdere.
Angkor Wat è il simbolo della Cambogia e il più grande complesso religioso del mondo. Costruito nel XII secolo dal re Suryavarman II, ha come particolarità i dettagliati rilievi delle pareti che raccontano scene epiche della mitologia locale. Se vuoi un consiglio, visitalo all’alba quando il sole sorge dietro le torri, creando uno spettacolo mozzafiato. Tieni anche a mente che il complesso è vastissimo e, per apprezzarlo, è necessaria mezza giornata, se non di più.
Bayon, nel cuore di Angkor Thom, l’antica capitale dell’Impero Khmer, stupisce per le sue enormi facce di pietra scolpite su oltre 50 torri. Ogni volto ha un'espressione enigmatica, che molti credono rappresenti il re Jayavarman VII, il sovrano che lo fece costruire nel XIII secolo. Attraversa gli stretti corridoi e ammira le gallerie riccamente decorate con bassorilievi, particolarmente suggestive sotto la luce dorata del tardo pomeriggio.
Se hai mai visto il film Tomb Raider con Angelina Jolie, probabilmente hai già avuto un assaggio del fascino di Ta Prohm. La visita qui regala un senso di avventura, con l’intero edificio avvolto da enormi radici di ficus e kapok.
Di sera, Siem Reap si trasforma in un paradiso per chi ama il cibo di strada e lo shopping. Il mercato notturno, nel centro città, è un dedalo di bancarelle che vendono di tutto: artigianato locale, vestiti in seta, souvenir e opere d’arte khmer. Qui puoi assaggiare: lok lak (manzo marinato con salsa di lime e pepe di Kampot), amok di pesce (un curry cremoso avvolto in foglie di banana) e perfino snack esotici come insetti fritti e scorpioni.
Se vuoi conoscere la storia dell’Impero Khmer, recati al Museo Nazionale di Angkor. Qui troverai una collezione di statue, manufatti e spiegazioni dettagliate, ma coinvolgenti, sulla cultura, la religione e l’architettura khmer.
A pochi chilometri da Siem Reap si incontra il lago Tonlé Sap con i suoi numerosi villaggi galleggianti, dove le case, le scuole e persino i mercati si trovano su palafitte o barche.
Durante il tuo tour fai anche tappa in località come Kampong Phluk e Chong Kneas per osservare la vita della comunità locale e ammirare la foresta allagata, un’area di mangrovie che durante la stagione delle piogge crea un paesaggio incantevole. Il periodo migliore per andare è tra settembre e febbraio, quando il livello dell’acqua è alto e i villaggi sembrano galleggiare davvero.
Siem Reap non ha accesso diretto al mare, ma è semplice combinare la visita ai templi con un soggiorno balneare. Le isole di Koh Rong e Koh Rong Samloem si raggiungono con un breve volo per Sihanoukville seguito da un trasferimento in barca: qui trovi spiagge ampie, fondali adatti allo snorkeling e piccoli resort distribuiti lungo la costa.
Per chi preferisce località più tranquille, Kep e Kampot sono due mete sulla terraferma note per il loro mercato del pesce, i piatti a base di granchio al pepe di Kampot e la possibilità di esplorare il vicino Parco Nazionale di Bokor. Queste destinazioni permettono di concludere il viaggio in Cambogia alternando mare, natura e cucina locale.
Siem Reap propone esperienze molto diverse tra loro. Un tour in quad permette di attraversare villaggi rurali, risaie e strade sterrate poco battute, offrendo uno sguardo diretto sulla vita quotidiana della campagna cambogiana. Un volo in mongolfiera o in pallone aerostatico consente invece di osservare dall’alto l’area archeologica di Angkor e comprendere meglio la disposizione dei templi.
Chi vuole approfondire la cucina locale può partecipare a corsi che includono la visita ai mercati, la preparazione dei piatti base della tradizione khmer e la degustazione finale. Per la sera, il Phare, The Cambodian Circus propone spettacoli creati da giovani artisti formati in scuole sociali, con numeri che combinano acrobatica, musica e racconti legati alla storia recente del Paese.
Se cerchi un hotel a Siem Reap, prendi in considerazione le migliori zone migliori dove soggiornare per visitare Angkor Wat.
Nei pressi di Pub Street e in centro città: per chi vuole essere vicino a ristoranti e mercati notturni.
Lungo Charles de Gaulle Road: la via principale che collega Siem Reap ad Angkor Wat, perfetta per chi cerca un hotel a Siem Reap vicino ai templi.
Sok San Road e Wat Bo Road: zone più tranquille rispetto al centro, con boutique hotel e guesthouse più intime.
Consiglio: scegli un hotel a Siem Raep che offra un servizio di noleggio bici o tuk-tuk, perché muoversi tra la città e i templi può essere faticoso con il caldo.
Lasciati incantare dai templi di Angkor, esplora i mercati vivaci e immergiti nell’anima autentica della Cambogia. Prenota ora il tuo viaggio a Siem Reap!
R: In tre giorni è possibile visitare le attrazioni principali, ma servirebbero almeno 4-5 giorni per entrare nelle spirito locale e fare attività extra o gite fuori porta. A questo proposito, il parco di Angkor offre pass di più giorni.
R: Il periodo migliore per visitare Siem Raep è tra novembre e febbraio, quando il clima è più fresco e piacevole, con temperature intorno ai 25-30°C. Marzo e aprile sono molto caldi, mentre la stagione delle piogge maggio-ottobre, pur regalando un paesaggio lussureggiante, può rendere le strade fangose e meno agevoli.
R: La città ha il suo aeroporto, Siem Reap-Angkor (SAI), che opera i voli Siem Reap-Italia con scalo.